27, Aprile, 2024

Montevarchi, alloggio popolare: la risposta dell’Amministrazione comunale al caso segnalato a “Voce ai cittadini”

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L’Amministrazione comunale di Montevarchi risponde alla segnalazione di “Voce ai cittadini” pubblicata da Valdarnopost, in cui un assegnatario di alloggio popolare lamentava le cattive condizioni in cui si trova l’appartamento. Riportiamo integralmente la risposta qui di seguito.

“L’Amministrazione comunale precisa quanto segue:

– Gli alloggi popolari vengono consegnati da Arezzo Casa in buono stato e senza difetto di abitabilità. Vengono consegnati vuoti, ossia privi di arredamento e sottoposti a controllo preventivo, prima dell’assegnazione.
– I cambi di alloggio possono essere effettuati, su richiesta motivata, ma soltanto dopo due anni dall’assegnazione, come da deliberazione LODE di Arezzo n.7 del 4/11/2019.

In merito alla situazione specifica, sempre nel rispetto della privacy, è tuttavia necessario fornire spiegazioni più dettagliate essendo il cittadino conosciuto e attenzionato da tempo dai servizi sociali comunali:

– L’assegnatario in questione, nel settembre 2021, aveva accettato formalmente un alloggio popolare proposto in via dei Mille, assegnatogli in breve tempo dal Comune. Ad un mese di distanza, però, aveva deciso di rinunciare all’ alloggio, chiedendo una sistemazione a piano terra o con ascensore e comunque su di un solo livello (l’alloggio in via dei Mille era su due livelli). Oltre alla richiesta di avere un alloggio su di un solo livello, l’utente ha più volte richiesto verbalmente di avere un alloggio anche in zona centrale e vicino ai servizi.

– Nel maggio 2022, quando il Comune ha proceduto all’assegnazione degli appartamenti di Levanella (nuovo lotto di via A. Mari), l’utente ha infatti chiesto più volte di non essere preso in considerazione in quanto questi alloggi non corrispondevano alle sue esigenze logistiche. Nel novembre 2022, l’assegnatario ha accettato formalmente la casa proposta in via Pascoli, al piano terra, in una zona vicina al centro, come da sue esigenze.

– Considerato che in quel periodo l’utente si trovava senza alloggio e ricoverato, l’Amministrazione ha comunicato ad Arezzo Casa la relazione del servizio sociale che attestava l’urgenza di ingresso nell’appartamento, insieme all’accettazione formale firmata dall’assegnatario dell’alloggio nello stato in cui si trovava, senza aspettare i sei mesi ordinari nei quali Arezzo Casa solitamente effettua i lavori di imbiancatura ed eventuali altri interventi di miglioria. L’appartamento risultava comunque essere in buono stato.

– Nel dicembre 2022, l’assegnatario ha ricevuto le chiavi dell’appartamento e in due occasioni, a marzo e ad aprile, avrebbe presentato agli uffici una formale richiesta di cambio alloggio, opzione non più possibile una volta consegnate le chiavi per almeno due anni, come già specificato. Rispetto alla presenza di muffa e di infiltrazioni di umidità denunciate, queste non sarebbero state segnalate al momento dell’ingresso nell’appartamento. Per di sua spettanza, l’Amministrazione comunale farà in modo di verificare comunque la situazione attuale per definire le eventuali responsabilità. Preme ribadire che né gli uffici comunali, né tantomeno la parte politica, hanno mai ricevuto segnalazioni di atti di vandalismo ai danni dell’alloggio. Se questo corrispondesse al vero, è necessario che l’assegnatario, qualora non lo abbia già fatto, presenti formale denuncia anche alle Forze dell’ordine”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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