23, Aprile, 2024

Fimer, parla il Presidente Carzaniga: “Pendenze in chiusura, portafoglio ordini positivo: ecco come ci stiamo muovendo per tutelare la produzione”

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La Fimer ha “messo in atto tutte le azioni per la salvaguardia della produzione e del lavoro”. A dirlo è il Presidente del gruppo Fimer, Filippo Carzaniga, che interviene così dopo le dichiarazioni di preoccupazione delle sigle sindacali che per lunedì prossimo 29 novembre hanno organizzato una manifestazione a Terranuova, partendo dallo stabilimento che occupa oltre 450 persone, a cui si sommano altri 300 impiegati nell’indotto.  “Abbiamo avuto incontri con Regione e sindacati, che hanno manifestato le loro legittime preoccupazioni: io ho parlato più volte con i rappresentanti sindacali e con le Rsu, ho già espresso loro il piano industriale 2021-2025, e quello che posso garantire è che tutte le azioni messe in atto da Fimer puntano alla salvaguardia della produzione e del lavoro. Ci vorrà un pochino di tempo, qualche settimana”, aggiunge il presidente.

Carzaniga ricostruisce l’anno pandemico e le conseguenze che ha avuto sulla produzione: “Noi abbiamo completato l’acquisizione nel periodo più sfortunato della storia globale, una settimana prima del lockdown duro dello scorso marzo; nonostante questo abbiamo gestito al meglio l’emergenza pandemica, non abbiamo mai avuto cluster o casi eclatanti all’interno della fabbrica. Quello che ci ha colti in maniera un po’ più impreparata è stata la mancanza totale, nel periodo post-pandemico, di componenti, materie prime, e trasporti alle stelle. Questo oggettivamente a partire da febbraio/marzo 2021 ci ha colti impreparati. Ci aspettavamo che ci potesse essere un allungamento dei tempi di consegna di forniture strategiche, materie prime e componentistica elettronica, mai ci saremmo aspettati però un effetto così violento, che tra l’altro ha inciso in maniera forte ad esempio nell’industria automobilistica, quindi si può capire quanto sia stato impattante per noi”.

Da qui i provvedimenti di cassa integrazione e le pendenze con i fornitori, punti su cui il Presidente Carzaniga spiega: “Questa situazione ha ridotto la produzione, tanto che siamo dovuti ricorrere alla cassa integrazione ordinaria quando oggettivamente i componenti non arrivavano, e di conseguenza è rallentato il ciclo di fatturazione, il ciclo di incassi e via dicendo. Quello che abbiamo fatto, da subito, è stato cercare di porvi rimedio strutturando in maniera più solida la parte finanziaria dell’azienda: ci sono però dei tempi tecnici e noi oggi siamo in questa finestra, ma ci stiamo adoperando per far sì che possa essere mitigato. Abbiamo la massima attenzione verso l’indotto dei fornitori e dei terzisti del territorio, tanto che fra oggi e martedì mattina verranno chiuse la stragrande maggioranza delle pendenze. Mi dispiace che li abbiamo fatti soffrire un po’ nelle ultime settimana, anche se non avevano scadenze molto datate, ma era doveroso da parte nostra dare una risposta all’indotto con una normalizzazione che avverrà già da oggi e entro comunque dicembre”.

“Capiamo e comprendiamo la preoccupazione dei lavoratori – continua Carzaniga – stiamo facendo di tutto per far sì che la produzione non abbia delle inefficienze e affinché funzioni a pieno. Abbiamo un portafoglio ordini estremamente importante, questo è un aiuto rilevante, stiamo mettendo in atto anche opzioni di rafforzamento della struttura finanziaria attraverso partner esterni e il contesto di mercato, che per noi è estremamente favorevole, aiuta anche da questo punto di vista. È vero che il contesto di mercato è molto positivo: noi oggi abbiamo un portafoglio ordini che copre già più della metà del 2022″.

Per quanto riguarda la carenza di materie prime e componenti, difficile fare previsioni sulla ripartenza piena delle consegne: “Noi però ci siamo mossi in due modi. Prima di tutto, con una programmazione molto più attenta degli ordinativi, prevedendo un aumento delle scorte per ovviare a queste situazioni; e una previsione, che non è la più ottimistica ma nemmeno la più pessimistica, considerata all’interno dei nostri budget, prevede un allentamento di questa pressione legata all’allungamento dei tempi di consegna a partire da marzo 2022, in maniera progressiva, anche in considerazione del fatto che non è solo strutturale ma anche dovuta a speculazione”, conclude il Presidente di Fimer.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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