Prima avevano firmato il comunicato delle Categorie economiche del Valdarno nel quale veniva sottolineato che ” le scelte di indirizzo devono essere prese dagli organi politici deputati”
Dopo aver sottoscritto e firmato il comunicato delle Categorie economiche del Valdarno con il quale venivano sottolineato che "le scelte di indirizzo debbano essere prese dagli organi politici deputati" e si rimarcava che "si debbano basare le scelte: vigilanza sulla salvaguardia della salute e dell’ambiente nel nostro territorio, da monitorare basandosi sui parametri scientifici a disposizione degli organi di controllo; mantenimento di servizi adeguati di raccolta e smaltimento per la collettività e le attività economiche del territorio; non aumento dei costi delle tariffe per la comunità territoriale", Confcommercio e Confesercenti hanno inviato una lettera alla Regione e ai sindaci valdarnesi con una posizione più netta.
La missiva è arrivata dopo che il sindaco di San Giovanni aveva lanciato un appello per avere il sostegno delle categorie economiche nella lotta dei sindaci contro l'ampliamento della discariuca di Podere Rota.
Confcommercio e Confesercenti "ribadiscono la loro forte contrarietà all'ampliamento della discarica di Podere Rota. La presenza della discarica, anche nelle dimensioni attuali, da tempo è fonte di problemi ambientali ed economici per il Valdarno aretino e un suo eventuale ampliamento non farebbe che acuirli, disincentivando tutti gli investimenti sul territorio. Da tempo le nostre associazioni – dicono Confcommercio e Confesercenti – insieme all’Ambito Turistico Valdarno, sono impegnate ad accrescere la sensibilità degli imprenditori del terziario verso i valori della sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo, che in questo momento sono trainanti nel mercato mondiale, in particolare in quello turistico".
"Da questo impegno, sono nati progetti che si stanno affermando oltre i confini nazionali, come quello dei percorsi cicloturistici della “Valdarno Bike Road" o del cammino della Setteponti, che hanno il pregio di presentare la nostra vallata in chiave eco ad un segmento particolarmente appetibile del mercato turistico e in rapida ascesa nel post Covid, quando i viaggiatori cercheranno sempre di più per le loro vacanze luoghi a contatto con la natura, lontani da fonti di inquinamento e a misura d'uomo. Il progetto ha attivato una serie di investimenti nella rete di accoglienza che ora, alla luce di un eventuale ampliamento della discarica, rischiano di venire vanificati. Non solo: temiamo che, a catena, ne risentirebbero anche Il mercato immobiliare e l'appeal commerciale del Valdarno".
Confcommercio e Confesercenti concludono: "Chiediamo quindi che la Regione Toscana, le Amministrazioni Comunali del Valdarno Aretino e gli altri enti interessati non procedano con l’idea dell'ampliamento in oggetto, a tutela della salute e dell'economia della zona"