03, Luglio, 2024

Nuova gara per il gas metano, Terranuova in Comune: “Portiamo il servizio anche nelle zone sprovviste”

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Verrà definito il nuovo ambito territoriale per la gestione del servizio formato dai 37 comuni della provincia. Il gruppo consiliare chiede all’amministrazione di Terranuova che venga previsto il completamento della rete nelle frazioni e nelle zone ancora sprovviste di gas metano

In attesa della nuova gara per il gas metano e della definizione del nuovo ambito territoriale per la gestione del servizio il gruppo consiliare Terranuova in Comune interviene chiedendo che vengano coperte anche le frazioni e le zone sinora non servite.

“La nuova gara per la distribuzione del gas metano deve prevedere il completamento della rete di distribuzione del servizio nelle zone sprovviste e nelle frazioni. Tale ambito denominato 'Arezzo' sarà formato, come indicato dalla delibera di giunta comunale di attivazione delle procedure di appalto, dai 37 comuni della provincia e vedrà il Comune di Arezzo svolgere la funzione di “stazione appaltante” per la definizione di tutte le attività relative alla nuova gara".

"In questo contesto, dopo 14 anni dalla normativa nazionale di avvio di un processo di adeguamento ai principi europei di libertà di impresa e di concorrenza anche per il mercato del gas, vogliamo tuttavia che il nostro Comune, sempre titolare del servizio pubblico, svolga finalmente, proprio con la nuova gara, le rispettive funzioni di indirizzo, vigilanza e programmazione. Ciò che purtroppo non è stato mai adeguatamente svolto in sede di autorità di ambito per gli altri servizi come acqua e rifiuti, soprattutto sulla determinazione di costi, tariffe e qualità del servizio. La gara sul gas-metano si deve basare sull’efficienza e sulla riduzione dei costi, ma anche sui piani di investimento".

Infine la lista Terranuova in Comune continua e conclude:

"Chiediamo che nella predisposizione dei nuovi documenti di gara venga specificato, per Terranuova, il potenziamento di un servizio che dovrà essere portato in tutto il territorio comunale. Purtroppo in passato molti errori sono stati commessi: l’affidamento a Intesa Spa, nel 2010, di un valore di 2.563.000 euro di reti di impianti di distribuzione di gas-metano in cambio di una quota societaria del 2,26% che ha depositato annualmente nelle casse del Comune circa 40.000 euro di dividenti, a fronte di 200.000 euro incassati prima, ogni anno, dal canone di affitto, con una perdita netta di 160.000 euro, e senza mai provvedere a nessun completamento della metanizzazione. Vigileremo pertanto che la nuova gara non si trasformi nell’ennesima occasione perduta”.

 

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