19, Luglio, 2024

Radioterapia, il punto sul rinnovamento tecnologico della Gruccia

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Il direttore generale Asl Toscana sud est: “Aggiornamento per la Redioterapia di Arezzo e Valdarno. Fermiamo un acceleratore alla volta per limitare i disagi. L’interesse è, sempre, il miglioramento della qualità della prestazione ”

Radioterapia dell’ospedale della Gruccia: in corso i lavori di aggiornamento che continueranno anche ad Arezzo. Gli interventi per 1 milione di euro serviranno a rendere più performanti i macchinari, a garantire terapie più precise e anche più brevi. Questo significa che, al momento, i pazienti del Valdarno sono sottoposti a terapia ad Arezzo e nei prossimi mesi quelli di Arezzo saranno, in parte, seguiti in Valdarno. Forte l'attenzione dei presidenti della Conferenza zonale del Valdarno e di Arezzo.

Per ogni macchinario, il tempo necessario all’aggiornamento sono circa due mesi, in gran parte dedicati alla dosimetria dei fasci di radiazione a cura dei fisici sanitari.

“Qualche disagio dovevamo metterlo in conto e ci scusiamo con i pazienti che sono costretti a spostarsi – ha spiegato Enrico Tucci, direttore del Dipartimento Oncologico della Sud Est – Per ognuno di loro abbiamo valutato la singola situazione e nessuno sarà lasciato indietro. Lo sappiamo che i tempi si possono un po’ allungare, considerando che tutti i pazienti fanno adesso riferimento ad Arezzo,  ma ai casi più urgenti, che necessitino di terapie in tempi brevi, sarà data la possibilità di recarsi a Siena o a Firenze. Per gli altri, saranno comunque rispettati i tempi previsti dalle linee guida scientifiche”.

“Si tratta di uno step necessario e abbiamo deciso di ‘fermare’ un acceleratore alla volta per limitare il più possibile i disagi che comunque ci saranno – ha continuato il direttore generale Antonio D’Urso della sl Toscana sud est – I lavori di aggiornamento in Valdarno sono iniziati due settimane fa e termineranno a gennaio. A gennaio fermeremo uno dei due acceleratori di Arezzo e poi a marzo fermeremo l’altro. Dal mese di maggio, i tre acceleratori saranno tutti funzionanti e avremo una Radioterapia di eccellenza, che potrà eseguire tutte le tecniche in uso allo stato dell'arte”.

“I cittadini del Valdarno hanno dovuto tollerare in questa fase un disagio importante, considerato anche il tipo di pazienti, ma capiamo tutti che si è trattato di un ammodernamento tecnologico necessario. In ogni caso ho voluto sollecitare personalmente l’Azienda, insieme al Calcit per essere certo, come in effetti è stato, che i tempi non si dilungassero e l’acceleratore dell’Ospedale della Gruccia tornasse ad operare quanto prima a pieno regime. Ringrazio il dott. D'Urso per aver rispettato l'impegno preso”, ha affermato il Presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino Sergio Chienni.

 

 

 

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