24, Novembre, 2024

Il professor Antonio Paolucci è cittadino onorario di Reggello. “Emozionato e grato per questo riconoscimento”

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La cittadinanza onoraria assegnata per aver riportato il Trittico di Masaccio, contribuito a realizzare il Museo di Arte Sacra, ma anche per le altre opere che il professor Paolucci, durante i suoi anni alla Soprintendenza, valorizzò nel territorio reggellese. Il sindaco: “Un onore questo conferimento a Paolucci”

Da oggi il professor Antonio Paolucci, stimato storico dell'arte, che è stato Ministro per i beni culturali e ambientali, soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e direttore dei Musei Vaticani, è anche cittadino onorario di Reggello. Un conferimento proposto da Don Roberto Brandi e Don Ottavio Failli, approvato dai capigruppo del Consiglio comunale, e consegnato in una seduta consiliare straordinaria dal sindaco di Reggello, Cristiano Benucci. 

"Per noi è un onore conferire la cittadinanza onoraria al professor Paolucci – ha detto il sindaco Benucci – un modo per riconoscere il grande merito che ha avuto, negli anni che ha lavorato alla Soprintendenza di Firenze, nel riportare il trittico di Masaccio a Cascia; ma anche il Ghirlandaio a Pitiana; e poi nel recupero del patrimonio a Vallombrosa e l'apertura del Museo di Arte Sacra a Cascia". 

 

"Sono emozionato e grato per la cittadinanza onoraria", ha detto il professor Paolucci, che ha ringraziato i consiglieri, i cittadini, le autorità presenti, gli esponenti della Soprintendenza e i parroci don Failli e don Brandi, presenti insieme al vescovo Meini. "Un riconoscimento che mi riporta indietro con la memoria agli anni in cui mi occupavo del Valdarno fiorentino: tanto il lavoro portato avanti qui, e devo riconoscere che Reggello ha portato avanti al meglio la conservazione e valorizzazione del suo patrimonio del Masaccio, ma anche delle ricchezze naturali che lo contraddistinguono", ha aggiunto il professore, che ha poi raccontato le sue lezioni su Masaccio, le opere e la tecnica che lo resero un innovatore della pittura. 

 

 

Era il 17 dicembre del 1988 quando il Trittico di Masaccio tornò nella Pieve di Cascia di Reggello: quest'anno ricorre dunque il trentennale da quella giornata, indiscutibilmente importante per il patrimonio culturale di Reggello. Mentre la data del 24 ottobre, quella di oggi, è anche il decennale dalla scomparsa della dottoressa Caterina Caneva: la sua figura, che si è spesa in qualità di soprintendente per valorizzare le bellezze artistiche nella provincia di Firenze e per dare vita al Museo Masaccio, è stata ricordata nella Pieve di San Pietro a Cascia con una Santa Messa in sua memoria. 

Una foto del ritorno del Trittico a Cascia, nel dicembre 1988

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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