Forze dell’ordine, associazioni di volontariato, operatori dei servizi sociali: sono tante le figure coinvolte nel gruppo di lavoro costituito in Valdarno per il contrasto alla violenza di genere. Da ieri sono partiti i primi incontri formativi
Capire cos'è la violenza di genere, come prevenirla, ma anche come riconoscerla e combatterla. Un ambito di intervento delicato e complesso, sul quale il Valdarno ora lavorerà in rete: sono infatti partite le attività di un gruppo di lavoro che coinvolge decine di persone, che a vario titolo lavorano nel tessuto sociale valdarnese e possono avere a che fare con la violenza di genere.
Il progetto coinvolge enti pubblici ma anche associazioni di volontariato: in prima fila ci sono la Provincia di Arezzo, la Conferenza dei Sindaci del Valdarno, la Asl 8, la Commissione Pari Opportunità Provinciale e quelle dei singoli comuni valdarnesi; ma anche le associazioni che operano in questo campo. E poi le forze dell'ordine: il primo incontro formativo ha visto infatti la partecipazione di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.
Mercoledì si è svolto il primo incontro alla Ginestra a Montevarchi, comune che fa da capofila. E' stata l'occasione per coinvolgere anche le volontarie che già operano o che opereranno in futuro all’interno dei Centri Antiviolenza, e allo stesso modo saranno interessati anche gli operatori di Misericordie, Croce Rossa e altre associazioni che offrono assistenza alle persone. Altri incontri sono già programmati, il primo sarà il 4 novembre.
Il progetto prevede però anche un investimento sulla comunicazione, in modo da diffondere quanto più possibile le informazioni necessarie in particolare a chi subisce violenza. Sarà attivato un numero di telefono attivo 24 ore al giorno a cui rivolegersi in caso di necessità; arriveranno locandine e depliant informativi in tutti i locali pubblici del Valdarno. E alcuni incontri di informazione e prevenzione saranno svolti anche nelle scuole, con dirigenti scolastici e docenti.