In una nota, il PCI del Valdarno fiorentino interviene in merito alla situazione della sanità locale, a partire dal Serristori. “Lo smantellamento dell’Ospedale Serristori decretato da PD, Regione Toscana, USL Toscana Centro, Sindaci del Valdarno Fiorentino trova fortemente contrario il PCI, impegnato a difesa del Servizio Sanitario Nazionale universale e Pubblico poiché la salute è un diritto fondamentale, che la nostra Costituzione tutela all’art 32 e che lo Stato e le Regioni sono tenute a garantire. Il depotenziamento del Serristori si inserisce all’interno delle politiche nazionali del governo delle destre e trova continuità rispetto alle politiche liberiste fino ad oggi sostenute anche dal PD che non solo in Regione Toscana incentiva le privatizzazioni, esternalizzazioni tagli di attività e servizi nel servizio pubblico sanitario ma fa sì che la salute diventi una merce”.
“Il PCI del Valdarno Fiorentino esprime la più netta contrarietà al cambio di destinazione del presidio ospedaliero Serristori che da ospedale per acuzie H24 è stato volutamente svuotato di servizi essenziali vedi PS e sub intensiva, tagliati i posti letto, organici, precarizzato il lavoro, ridotte attività necessarie alla popolazione e alle famiglie a vantaggio di attività prettamente ambulatoriali ridotte nelle proprie potenzialità, aumentando le liste di attesa e obbligando i cittadini a rivolgersi al privato e al cosiddetto privato sociale o convenzionato. Paradossale che i cittadini partecipino al finanziamento del servizio sanitario nazionale attraverso la fiscalità generale e l’odiosa pratica dei ticket per ottenere un servizio inadeguato e socialmente iniquo subendo come in questo caso lo smantellamento di un Ospedale che funzionava”.
“Il PCI – continua la nota – chiede il ripristino immediato del Pronto Soccorso H24 da non scambiare con un fantomatico Centro Medico Avanzato H12, l’immediata riapertura della sub intensiva, la riapertura della pediatria 6gg su 7gg, il ripristino e il rilancio della cardiologia H12 integrata con nuove attività inerenti la disciplina, la riapertura della chirurgia generale e dell’ortopedia con posti letto differenziati e dedicati, una medicina interna adeguata e specialistiche che rispondano meglio al bisogno socio sanitario della popolazione. Così come siamo stati contrari alla Casa della Salute (annunciata e mai realizzata) così lo siamo del Centro Medico Avanzato per la presa in carico di patologie a bassa complessità o codici minori di bassa priorità così come elaborato dalla Regione Toscana in accordo con la USL toscana Centro e i tre Sindaci del Valdarno Fiorentino, ennesimo progetto sperimentale giocato sulla pelle dei cittadini ai fini elettorali”.
“Apprendiamo dai giornali così come denunciato dal CALCIT – conclude il PCI – il tentativo maldestro della USL Toscana Centro di ridurre l’attività della onco-ematologia, con il trasferimento parziale di personale medico su altri presidi che comporterà una migrazione dei pazienti fragili su altre strutture sanitarie, una operazione questa che sarà avversata dal PCI con tutta la propria forza. L’Ospedale Serristori è irriconoscibile nella sua decadenza rispetto a quello che era tanti anni fa e a cui come PCI del Valdarno Fiorentino ci impegniamo con la popolazione di creare le condizioni per avere più medici, infermieri, personale sanitario e assistenziale , garantire accesso ai servizi, recuperare le liste d’attesa, riorganizzare al meglio i servizi domiciliari attraverso il rafforzamento dell’assistenza territoriale e il servizio di emergenza urgenza onde consentire una corretta e tempestiva presa in carico delle persone, una forte integrazione sociale e sanitaria e non ultima un processo di revisione della medicina generale e pediatrica di libera scelta”.