23, Novembre, 2024

Lambruschini: il comune prepara la richiesta di dissequestro. E la sindaca annuncia: “Riprogrammeremo i lavori in base alle condizioni dell’edificio”

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Legali al lavoro per presentare la richiesta di dissequestro del cantiere ex Lambruschini dopo la sentenza di primo grado: il comune vuole rientrare in possesso dell’area. Giulia Mugnai: “La sentenza certifica la legittimità di quell’opera”. Ma si dovranno valutare le condizioni di una struttura rimasta ferma per cinque anni

La sentenza che ha assolto tutti gli ex amministratori comunali di Figline apre la strada per il dissequestro del cantiere: ne è convinto il comune di Figline e Incisa, che ha già dato mandato ai legali di preparare la richiesta. Una volta che l'amministrazione sarà rientrata in possesso di quel cantiere, si riparlerà di lavori. Sulla base, sottolinea però la sindaca, delle condizioni di quell'edificio, rimasto fermo cinque anni. 

"Ci sono voluti cinque anni per arrivare ad una sentenza di assoluzione piena per l’ex sindaco Nocentini ed i suoi assessori – ha commentato Giulia Mugnai – è un tempo troppo lungo. Troppo lungo per queste persone e troppo lungo per l’opera stessa, che nel frattempo si è fermata creando una ferita aperta nel nostro centro storico e che adesso dovremo sanare". La sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Firenze per la ristrutturazione delle ex Scuole Lambruschini ha portato all'assoluzione di tutti gli imputati eccetto due tecnici, e ha di fatto aperto la strada alla possibilità di chiedere il dissequestro dell'area di cantiere. 

"Per questo – prosegue la sindaca – siamo in contatto con i nostri legali, che nelle prossime settimane ci indicheranno, sulla base di una sentenza le cui motivazioni saranno pubblicate entro 90 giorni, quale sarà la procedura corretta per richiedere il dissequestro dell’opera".

E dopo, quali lavori saranno portati avanti? Giulia Mugnai risponde così: "Lo diciamo fin da adesso per rispetto dei cittadini, verso i quali vogliamo mantenere quel profilo di chiarezza a cui le istituzioni devono sempre attenersi: adesso proseguiremo l’iter tecnico-amministrativo sugli interventi già avviati e solo successivamente, a cantiere dissequestrato, riprogrammeremo i lavori sulla base dello stato di un edificio che ha subìto, e sottolineo subìto, un pesante fermo cantiere di cinque anni. Per cui ci prenderemo tutto il tempo necessario per fare ogni tipo di approfondimento, sotto tutti i profili. Lo faremo con molta responsabilità, ma anche con la certezza che adesso c’è una sentenza che certifica la legittimità di quell’opera". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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