26, Aprile, 2024

Ufficio postale di Ponticino, Neri rassicura: “Ristruttureremo l’immobile, siamo vicini alle esigenze dei cittadini”

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La sindaca di Laterina Pergine, Simona Neri, ha rassicurato i cittadini della frazione sul destino dell’immobile pubblico sede di Poste Italiane e del distretto ASL. Intanto si studia la possibilità di utilizzare edifici privati come sedi provvisorie

Un argomento che ha fatto ampiamente discutere, quello della chiusura dell'ufficio postale di Ponticino: una chiusura dovuta ad un problema di inagibilità dell'edificio, il quale ospita anche la stazione dei carabinieri e il distretto ASL. La prima cittadina di Laterina Pergine ha voluto rassicurare i cittadini di Ponticino comunicando l'intenzione dell'amministrazione di voler evitare la delocalizzazione dei servizi.

"Come concordato con la dirigenza di ASL e di Poste Italiane, al fine di favorire la permanenza di entrambi gli edifici all'interno dell'abitato di Ponticino – scrive Neri in un comunicato – in sede temporanea e comunque fino a conclusione dei lavori di ristrutturazione dell'immobile pubblico che li ospita attualmente, questa mattina ho trasmesso alle due direzioni, in via del tutto collaborativa, un elenco di immobili privati da sottoporre all'esame dei loro uffici tecnici per la valutazione dei requisiti edilizi."

"Siamo vicini alla popolazione in questo momento di disagio e certamente confermiamo la nostra volontà di ristrutturare l'immobile – continua Neri – rendendolo nuovamente idoneo ad ospitare tutti i servizi attuali nel minor tempo possibile. L'impegno di questa amministrazione è concentrato nella direzione di evitare che dalla delocalizzazione dei servizi possano derivare, a carico soprattutto della popolazione anziana o comunque delle fasce deboli, disagi tali da compromettere irrimediabilmente il benessere fisico e la qualità della vita."

"Per questo motivo ci facciamo portavoce delle esigenze espresse dalla cittadinanza di Ponticino – conclude Neri – la frazione più popolosa, che si è stretta in una gara di solidarietà e proprio in sede di assemblea pubblica ci ha segnalato eventuali locali disponibili per poter continuare ad erogare i servizi offerti."

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