26, Aprile, 2024

Meningite, l’Istituto Superiore di Sanità studia il caso toscano: “Indagine sulle cause”. E’ allarme per il calo di richieste di vaccini

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45 casi e 10 decessi da gennaio 2015. I casi principali tra Firenze, Prato ed Empoli. E’ quanto emerge dallo studio dell’Istituto Superiore di Sanità che sta monitorando la situazione in Toscana: “Studi ad hoc per la valutazione dei fattori di rischio per la malattia e sui portatori”. Ma intanto l’Asl centro invita i giovani a vaccinarsi e lancia l’allarme: “In calo le richieste, aumentano le disdette. Segnale preoccupante”.

45 casi di malattia invasiva da meningococco C  si sono verificati in Toscana da gennaio 2015. Casi concentrati quasi esclusivamente nei territori di Firenze, Prato, Empoli e Pistoia. Dieci, purtroppo, i decessi. E’ questo l’esito della mappatura effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità che sta analizzando a fondo il caso toscano. Il report è stato pubblicato su Eurosurveillance.

I più colpiti sono i giovani: in particolare la fascia di età tra i 20 ed i 30 anni. Ma 18 casi hanno riguardato anche gli over 30 (di cui 11 tra i 55 e gli 82 anni).
 
Questi i casi registrati nei vari mesi (non sono conteggiati gli ultimi due casi avvenuti dopo l'invio del report). La maggiore concentrazione nel periodo invernale e primaverile: 

In una nota l’Istituto Superiore di Sanità spiega: “Per contrastare tal emergenza, sono state adottate una serie di misure cha vanno dalla rapida identificazione dei casi attraverso metodiche molecolari eseguite H24, e tutte le misure di controllo disponibili, prima fra tutte una campagna di immunizzazione per la popolazione”. “A tale proposito, oltre alla vaccinazione che viene effettuata di routine ad un anno di età, è stato attivamente offerto il vaccino agli adolescenti, ed è poi stato reso disponibile anche alle persone più anziane. Sono in corso studi ad hoc per la valutazione dei fattori di rischio per la malattia e studi sui portatori”.
 
I casi si sono concentrati in un’area circoscritta tra Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Solo dalla fine della primavera 2015 si sono verificati casi anche sulla costa, tra Pisa e Viareggio, “area frequenta dai giovani durante l’estate”. Poi, dalla fine di settembre, i casi si sono di nuovo concentrati nella parte centro settentrionale della Regione. 
 
Una situazione che continua a destare allarme e intanto arriva un nuovo appello dall’Asl Toscana Centro a vaccinarsi, anche perché il numero di richieste di vaccinazioni è drasticamente diminuito nelle ultime settimane così come le disdette: “Cresce la preoccupazione per gli operatori sanitari delle strutture di igiene e sanità pubblica che invitano la popolazione, soprattutto quella giovane fra 11 e 20 anni ad aderire alla campagna straordinaria, promossa dalla regione Toscana. Sono infatti i giovani il principale obiettivo di Sanità Pubblica; è importante che nella fascia di età 11 -20 anni si raggiunga una copertura elevata perché sono i giovani che spesso ospitano in faringe il meningococco, i cosiddetti portatori sani”. 
 
Per questo sono state inviate lettere anche alle società sportive per effettuare le vaccinazioni. L’obiettivo è infatti quello di sottoporre alla vaccinazione, entro la prossima estate, almeno il 70% della popolazione residente. E proprio su questo aspetto, il report dell’Istituto Superiore mette in luce come non sia sufficiente essere stati vaccinati negli anni passati: in quattro casi di meningite C, il vaccino era stato somministrato nel 2006, 2007, 2013 e 2008.
 

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