19, Marzo, 2024

Forte di Monte Domenici: un complesso tornato al suo antico splendore dopo attenta manutenzione

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Importante è stato il passaggio delle competenze dalla Regione Toscana alla Provincia di Arezzo. Il forte, risalente al 1200, con 400 ettari di bosco, nel comune di Cavriglia, è rinato a nuova vita. Nel pomeriggio è stata organizzata un’escursione che partirà alle 17.00 dal palazzo comunale. L’iniziativa rientra nel programma de ‘Le notti dell’archeologia’

Un complesso risalente al 1200 e che può fregiarsi di 400 ettari di bosco. È il forte di Monte Domenici, nel comune di Cavriglia, che con il passaggio delle competenze dalla Regione Toscana alla Provincia di Arezzo è stato riportato a nuova vita. L'area è stata recuperata, riqualificata, sono state posizionate palizzate di legno, sono stati ripuliti i sentieri e sistemati bosco e parte adiacenti.

Nel pomeriggio alle 17.00, nell'ambito del programma 'Le notti dell'archeologia' promosso dalla Regione, è stata anche organizzata un'escursione che partita dal piazzale del palazzo comunale di Cavriglia. Durante la camminata verso uno dei luoghi più suggestivi del territorio, gli archeologi dello spin-off dell'Università di Firenze, Laboratori Archeologici San Gallo, accompagneranno i partecipanti alla scoperta del sito archeologico cavrigliese e presenteranno il progetto di ricerca che ha l'obiettivo di studiarlo e valorizzarlo.

La storia. Due sono le ipotesi del nome attribuito al Forte di Monte Domenici: dalla famiglia proprietaria oppure dal nome latino “Mons Dominicus” cioè “Monte del Signore” altrimenti detto “luogo del padrone”. All’inizio del 1300 fu acquisito dai  “Della Foresta”, la famiglia figlinese che riuscì ad ottenere un discreto potere in questo angolo del Valdarno. Costruì, nel momento di massimo splendore, un sistema che si imperniava nel Castello della famiglia di Figline ma che vedeva collegati anche Pian Franzese, Tartigliese, Monte Domenici e la Badia di Montemuro. Il castello in varie epoche fu al centro di combattimenti tra Firenze e Siena, essendo al limite del contato fiorentino e in posizione di contrappunto con la rocca di Volpaia dall’altra parte del crinale. Fu demolito nel 1483.

Negli anni scorsi il Comune di Cavriglia ha proceduto ad un primo restauro ma ancora sussitono un gran muraglione e le torri abbattute. Nel 2012 la competenze dell'area è passata dalla Regione Toscana alla Porvincia di Arezzo. L'area è inserita nel complesso agroforestale de 'I Monti del Chianti'.

Per chi non avesse oggi la possibilità di partecipare alla visita ecco le istruzioni per arrivare alla fortezza: occorre percorrere la provinciale 14 delle Miniere e svoltare per Massa Sabbioni; dopo aver percorso circa 300 metri dall'incrocio prendere a destra per Le Corti. Quindi proseguire sulla strada asfaltata, che a un certo punto diventa sterrata. La strada sterrata finisce in prossimità di una struttura agrituristica, diventando percorribile solo con fuoristrada. Ma mancano solo 300 metri al forte, per cui è possibile parcheggiare e andarci a piedi.

 

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