26, Aprile, 2024

Diego, due anni in Texas. I genitori: “Ha passato tanti momenti critici ma li ha superati”

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Due anni fa il viaggio della speranza a Houston per la cura sperimentale al Texas Children’s Hospital

Il 30 luglio 2015 la famiglia di Diego, i genitori e la sorella, dopo aver lasciato lavoro, parenti, casa, amici, hanno intrapreso il viaggio della speranza verso Houston in Texas. Il piccolo è stato colpito dalla sindrome di Leigh, una malattia neurologica progressiva che interessa il sistema nervoso centrale e in particolare il tronco cerebrale e il cervelletto. Al Texas Children's Hospital una speranza: una cura sperimentale alla quale Diego ha potuto accedere.

Tanti gli aiuti dal Valdarno: i cittadini hanno organizzato feste, manifestazioni, competizioni sportive, iniziative varie per raccogliere fondi da devolvere alla causa di Tuttiperdiego.

Dopo due anni sulla pagina Facebook i genitori scrivono una lettera aperta raccontando le difficoltà incontrate, i problemi affrontati, le speranze nutrite. Due anni durante i quali Diego ha potuto usufruire della cura sperimentale grazie al grande amore e alla grande forza della sua famiglia.

"Due anni fa è iniziata la nostra nuova avventura: un cambiamento radicale della nostra vita. Dopo la brutta notizia della malattia rara incurabile di Diego, non ci siamo dati per vinti e abbiamo deciso di tentare il tutto per tutto, partendo per gli Stati Uniti. Tutte le sicurezze – lavoro, famiglia, amici – lasciati nella nostra Italia. La consapevolezza di non parlare la lingua e un’unica certezza, il professore che avrebbe preso in cura Diego. Ancora oggi rimane un faro di speranza della nostra nuova vita".

"Due anni sono volati. Due anni difficili, fatti di incertezze, paure ma anche di speranze e voglia di fare. Felici delle scelte fatte perché nonostante le difficoltà incontrate, siamo riusciti ad andare avanti e a combattere, affrontando anche le situazioni peggiori. Perché comunque Diego ha passato tanti momenti critici, ma li ha superati perché era nel posto giusto. Due anni di cambiamenti, soprattutto di apertura mentale, dove capisci che l’importante è sempre andare avanti a cercare cose nuove. Mai arrendersi ai primi ostacoli che sono quelli che realmente ti bloccano e ti distruggono".

"Il futuro vive in nuove ricerche e una nuova sperimentazione: l’Italia è ancora il posto in cui abbiamo il cuore ma mai come ora sentiamo che per Diego il meglio sia qua. Due anni pieni di nuovi amici vicini e lontani, reali e in rete, di calore umano che ci ha supportato e aiutato nei momenti più duri. Quando il mondo ti cade addosso, anche un solo pensiero aiuta ad andare avanti. Grazie di cuore a tutti".

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