Lisa Vannelli, candidata di Alleanza civica per San Giovanni, replica all’intervento di “Progetto per San Giovanni” sul teatro Bucci.
“Gli amici di “Progetto per San Giovanni” sostengono che tra le liste in mio appoggio non ci sia nessuno in grado di fare somme o conti numerici e rispondono che per la riapertura del Bucci la nostra comunità spenderà “solo” 4 milioni di Euro. Si dimenticano tuttavia di dire che questa cifra è solo l’ultima trance di una voragine finanziaria occorsa per finanziare un teatro che, lo rammento, sarà molto meno performante in termini di posti e servizi rispetto al progetto iniziale. Facciamo dunque un po’ di somme per capire quanto è costato e costerà il nuovo teatro Bucci, visto che secondo gli amici di “Progetto per San Giovanni”, non siamo capaci di farle”.
“I 4 milioni di cui parla il PD sono in verità 4.167.314,24 euro, così ripartiti:
– 3.067.244,61 € finanziati dal PNRR (che ricordiamo essere sempre e comunque una forma di debito che graverà sulle future generazioni),
– 880.000,00 € finanziati da Regione Toscana,
– 220.069,63 € finanziati direttamente dal Comune di San Giovanni.
Tuttavia pare, nel comunicato emesso da “Progetto per San Giovanni” che proprio gli autori si siano dimenticati di tutto quello che si è finanziato prima, che ricordiamo a beneficio di chi ha difficoltà con la matematica:
– 1.450.000,00 € per l’acquisto del teatro,
– 4.400.000,00 € per il primo progetto poi bloccato (ci domandiamo ancora il perché),
– 1.000.000,00 € per opere manutentive che si sono rese necessario a fronte del blocco del progetto. Facendo una veloce somma la cifra ammonta a circa 11.017.314 euro”.
“Quando, qualche mese fa, le Liste Civiche Sangiovannesi hanno messo gli occhi su questi conti, hanno constatato che una parte dei 4.400.000,00 euro furono all’epoca dirottati verso la ristrutturazione della ex Casa del Fascio (oggi Palomar) a fronte della chiusura del cantiere che stava realizzando il primo progetto (quello bloccato), non riuscendo tuttavia a reperire questo dato con certezza. Viva la trasparenza! C’è da pensare, ragionevolmente, che una cifra complessiva che si aggira attorno ai 10 milioni di euro per il nuovo teatro non sia un numero troppo distante dalla realtà. ‘A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina’, direbbe un noto politico della Prima Repubblica. Tuttavia, per cercare di capire di più e soprattutto per permettere al nostro Comune di recuperare eventuali danni dovuti ad errori progettuali e/o costruttivi del primo progetto, le Liste Civiche Sangiovannesi hanno presentato per ben due volte la richiesta della costituzione di una commissione di inchiesta e indagine. Strumento che avrebbe fatto chiarezza su quanto la comunità aveva finora pagato e che, soprattutto, avrebbe permesso – qualora si fossero palesate delle responsabilità sul blocco dei lavori – eventuali recuperi di tali spese, anche a vantaggio dell’Amministrazione in essere”.
“Tuttavia – purtroppo! – non ci fu la volontà politica da parte della maggioranza di appoggiare questa proposta, che pure sarebbe andata nella direzione della tutela di soldi appartenenti a tutta la Comunità (che forse potevano essere risparmiati!), il PD Sangiovannese scelse di non appoggiare la richiesta di una Commissione d’inchiesta e pure la chiarezza sui conti non fu fatta. ‘C’era forse qualcosa da nascondere?’ – verrebbe lecitamente da chiedersi. Dire ai Sangiovannesi che il Teatro Bucci è costato ‘solo’ 4 milioni è la vera fake news! Alla fine il nuovo Teatro Bucci avrà un costo assolutamente sproporzionato e se le cose fossero state fatte a regola d’arte i 3 milioni del PNRR potevano essere spesi per una vera ripartenza, non per il recupero di errori passati, sui quali è mancata la volontà politica di ricercare verità e chiarezza. Non volete tener conto di quanto speso in precedenza? Siate chiari almeno su questo! E spiegate ai Sangiovannesi perchè non avete voluto far luce sullo spreco di risorse pubbliche legato al primo cantiere”.
“Infine un consiglio: circa il numero dei posti non c’è bisogno di tirare in ballo La Pergola, non abbiamo certo tali pretese! Bastava specificare che la riduzione da 800 a 499 è stata fatta perché a causa dei ritardi nella ristrutturazione la normativa sulla sicurezza nel frattempo è cambiata e le progettualità si sono dovute adattare di conseguenza. Va dato dunque atto al Sindaco Vadi che su un aspetto è stata insuperabile: riuscire ad inaugurare un’opera pubblica all’apertura del terzo cantiere. Ci auguriamo che il prossimo sia per l’apertura del teatro!”