Inaugurato a San Giovanni il nuovo polo 0-6 Rosai Caiani Polverini, la scuola del futuro. Il temporale e la pioggia battente non ha incrinato il clima festoso e gioioso. Decine e decine i cittadini presenti all’evento animato dal Concerto comunale, dall’animazione per i più piccoli e dagli interventi del sindaco Valentina Vadi, del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Vadi, del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Marconi, di cui il nuovo plesso fa parte, Emilia Minichini, del direttore scolastico provinciale Lorenzo Pierazzi che faceva le veci anche di quello regionale, di dirigenti e tecnici.
Il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi: “Un altro obiettivo raggiunto e devo dire uno degli obiettivi che avevo più a cuore e che ho avuto più a cuore in questi anni. E’ un fondo PNRR che ci siamo aggiudicati nel 2022 di circa due milioni di euro, a cui poi abbiamo aggiunto risorse comunali che ci hanno consentito di realizzare questo nuovo polo scolastico zero sei Rosa Caiani Polverini, quella che era la sede storica della scuola dell’infanzia Rosa Caiani. Sono particolarmente orgogliosa perché è una scuola assolutamente innovativa. Qui tra lunedì prossimo e il quindici settembre ci saranno un centinaio fra bambini e bambine e vedete già alle mie spalle gli ambienti, che caratteristiche hanno. Quindi non soltanto quello che si vede all’occhio ma anche soprattutto i materiali con cui sono state realizzate. Sarà una grande festa l’inaugurazione, sono particolarmente felice e anche emozionata perché io fine anni ’70 ho frequentato questa scuola dell’infanzia”.
Il nuovo polo Rosai Caiani Polverini raccoglie e rinnova l’eredità pedagogica dell’edificio originario, costruito tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta come esempio avanzato di innovazione educativa. Allora, la scuola ospitava un asilo in cui le insegnanti venivano formate con corsi di aggiornamento a Modena, testimonianza di un’attenzione particolare alla qualità della didattica. Oggi, come allora, la nuova scuola non è solo un’opera architettonica, ma l’espressione di un progetto educativo che mette al centro il benessere e lo sviluppo dei bambini, in continuità con una tradizione che guarda all’educazione come fondamento della comunità.
Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Marcono Emilia MInichini: “È un polo integrato Scuola dell’Infanzia e Scuola e Nido. È un progetto innovativo, è una scuola innovativa che prenderà il nome proprio di Rosai Caiani Polderini che è la vecchia scuola dell’infanzia Rosai Caiani dell’Istituto Comprensivo Marconi. È un progetto che aspettavamo tanto che arrivasse a conclusione. Siamo orgogliosi perché non solo gli spazi saranno innovativi, quindi tutti costruiti con materiali altamente tecnologici e innovativi, ma è il progetto educativo che è innovativo perché per la prima volta si abbatte quel muro, diciamo, immaginario che c’era tra la scuola del nido, quindi i bambini di età 0-3, e la scuola dell’infanzia che accoglie i bambini 3-6”.
“Ci attiveremo affinché le insegnanti insieme alle educatrici garantiscano ai bambini più piccoli un progetto innovativo di continuità, di innovazione, di inclusione. Quindi buon inizio anno scolastico a tutti i bambini che popoleranno questa scuola meravigliosa e un grazie di cuore all’amministrazione comunale che ha scelto la scuola Rosai Caiani per creare il primo polo scolastico 0-6 completamente nuovo a San Giovanni Valdarno”.
L’edificio, collegato all’istituto comprensivo Marconi, nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di creare un contesto educativo sicuro e all’avanguardia per i bambini da 0 a 6 anni. Il progetto ha preso forma nel 2020, quando il Comune ha deciso di partecipare a un bando ministeriale con l’obiettivo di realizzare un nuovo polo scolastico integrato. Il finanziamento è arrivato alla fine del 2022, e nel settembre 2023 gli alunni ospitati nella vecchia scuola sono stati trasferiti, consentendo l’avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione. A solo due anni da quel trasferimento, la nuova scuola è pronta ad accogliere i bambini, le bambine e le famiglie della città.
Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “Un nuovo nido per San Giovanni e per tutta la Toscana. Il grande merito è di una sindaca che io avevo consigliere regionale e nella sua scelta oggi San Giovanni, possiamo dire, ne ha avuto un grande straordinario beneficio. Casa di comunità, la scuola, il teatro, il centro culturale. Grande brava Valentina. E io vi dico solo una parola come Presidente della Regione: noi in Toscana crediamo che il nostro futuro dipende da come trattiamo, diamo servizi ai nostri figli. La scuola pubblica è fondamentale. Per questo usiamo i nidi gratis per le famiglie, per due anni 35.000 euro, dal prossimo anno, da settembre 40.000 euro. Siamo la prima Regione in Italia. Siamo passati dal 38% dei bambini 0-3 al 50% e quindi dobbiamo avere nuove scuole, nuovi asili, nuove scuole materne e per questo San Giovanni risponde all’appello. Grazie a San Giovanni, grazie ai sindaci del Valdarno. Insomma, è una grande festa per un territorio”.
Il nuovo polo scolastico ospiterà per l’anno 225/2026 tre sezioni di scuola dell’infanzia, circa 60 bambini dai 3 ai 6 anni, e due sezioni di nido articolate su due classi, per circa 50 bambini da 0 a 3 anni.
Il nuovo polo ha richiesto un investimento complessivo di oltre 3,5 milioni di euro, di cui 2.180.000 euro finanziati con fondi Pnrr – Next generation Eu, 218.000 euro tramite il Fondo opere indifferibili (Foi) e 1.120.000 euro di cofinanziamento da parte del Comune di San Giovanni Valdarno, per offrire alla città una struttura scolastica moderna, sostenibile e innovativa.
Il vecchio edificio degli anni Sessanta è stato demolito per far spazio a una struttura completamente nuova, progettata secondo i più avanzati criteri della bioedilizia e della sostenibilità. Il nuovo plesso, di 1235 metri quadrati, è stato costruito con pannelli in legno Xlam, che garantiscono elevata sicurezza sismica, efficienza energetica, leggerezza strutturale e facilità di disassemblaggio a fine ciclo di vita. L’edificio è classificato come Nzeb – nearly zero energy building (edificio a energia quasi zero): un concetto che prevede una struttura ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno è ridotto al minimo e coperto in misura significativa da fonti rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico installato sul tetto. Sono inoltre presenti riscaldamento a pavimento radiante, illuminazione led, pompe di calore e un impianto per il recupero delle acque piovane utilizzate per l’irrigazione del giardino. Gli ambienti interni sono rifiniti in cartongesso, garantendo elevato comfort acustico e termico.
Luigi Iovino, direttore dei lavori: “L’opera nasce finanziata con i fondi del Pnrr e quindi ha dovuto rispondere a tutta una serie di richieste di sostenibilità fatte dalla Comunità europea. In particolare, in questo caso, grazie anche ad un’Amministrazione diciamo illuminata, si è prevista una struttura in legno lamellare, quindi assolutamente antisismica, riciclabile. Tutta una serie di impianti a basso consumo energetico, quindi impianti di riscaldamento a pavimento, impianto di recupero dell’aria, un impianto fotovoltaico quindi che dovrebbe abbattere notevolmente i consumi dell’edificio scolastico”.
“In più l’edificio è completamente isolato da un sistema di isolamento a cappotto, quindi sia pareti, pavimenti a terra e copertura che dovrebbero garantire un comfort notevole per gli utenti, quindi per i bambini. La scuola nasce quindi da un processo di cantierizzazione che è stato tutto sommato lineare, non ci sono mai stati intoppi con le imprese, anzi tutti molto orientati all’ottenimento del risultato finale. Quindi, anche grazie a un’Amministrazione sempre disponibile e molto orientata alla risoluzione dei piccoli problemi che ci sono in ogni cantiere di fatto la scuola è stata realizzata in tempo decisamente breve, insomma intorno all’anno e mezzo”.
Lorenzo Pierazzi, dirigente scolastico provincia di Arezzo: “Un momento importante per la scuola, per la comunità di San Giovanni Valdarno, inaugurare un nuovo edificio, in questo caso per le bambine e bambini dagli zero ai sei anni, è la gioia più grande che si possa vivere nel corso dell’anno scolastico. Fra l’altro, per l’appunto, questa inaugurazione coincide con la vigilia del nuovo anno scolastico, quindi da parte di tutti che sia l’auspicio per un momento di grande serenità, gioia, per il benessere dei più piccoli. Oggi si mette in atto quella che è una volontà legislativa che parte dal decreto del 2017 e per cui la Regione Toscana si è sempre battuta. Quindi un plauso all’amministrazione comunale, a chi ha progettato questo edificio, a chi ci ha lavorato e un in bocca al lupo alle maestre e a tutti gli operatori della scuola che contribuiranno a far crescere i più piccoli”.