03, Luglio, 2024

Chirurgia della cataratta: il dott. Nicola Lorusso racconta la sua recente missione in Costa d’Avorio

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Nicola Lorusso, medico chirurgo oculista, specialista in Oftalmologia all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena, racconta la sua recente missione in Costa d’Avorio come volontario dell’associazione World Medical Aid.
Un’esperienza a cui lo specialista partecipa almeno una volta l’anno con l’obiettivo di risolvere patologie come la cataratta che in Africa possono aggravarsi a tal punto da creare una condizione di completa cecità a causa della mancanza di un sistema sanitario incentrato sulla prevenzione e contraddistinto dalla possibilità molto limitata di accedere a cure efficaci. La cataratta infatti è una delle patologie oftalmiche che se non trattata adeguatamente può degenerare a tal punto da portare alla perdita della vista, per questo si attesta come il principale motivo di cecità al mondo.
Il Dottor Nicola Lorusso riceve i suoi pazienti in Valdarno, a Castelnuovo dei Sabbioni presso il Centro Ln Medical Service, puoi inoltre trovarlo negli ambulatori di Rapolano, Asciano, Tarquinia e Gravina (Puglia).

Come sono le missioni organizzate da World Medical Aid?
Le nostre missioni si svolgono generalmente nell’arco di una o due settimane durante le quali la nostra equipe esegue interventi di chirurgia della cataratta su circa cinquanta pazienti. Quello che conduciamo è un lavoro molto inteso reso particolarmente complesso dalle condizioni in cui dobbiamo intervenire e mi riferisco alla strumentazione obsoleta messa a disposizione e imprevisti frequenti quali l’interruzione momentanea della corrente elettrica. Tuttavia, quando si organizzano queste missioni quello che riceviamo in cambio è sempre molto di più di quello che diamo. Dal punto di vista clinico e umano la prospettiva è quella di poter migliorare significativamente la qualità di vita di questi pazienti al fine di renderli nuovamente autonomi nelle loro attività quotidiane, liberando al contempo di un impegno gravoso le persone che di loro si prendevano cura.
Il sorriso dei pazienti che raggiungono questo obiettivo ripaga infatti ogni sforzo fatto e ti spinge a continuare.

Chi sono i pazienti che sono ad aspettarvi quando arrivate in Costa d’Avorio?
Se in Italia la cataratta è una patologia che si manifesta principalmente in età più avanzata, in Africa è facile imbattersi in pazienti più giovani perché la natura della malattia è talvolta di tipo traumatico o legata a qualche tipo di infezione. Ciò significa che interveniamo spesso su pazienti anche piuttosto giovani e talvolta anche bambini nei quali un intervento tempestivo è fondamentale per consentire lo sviluppo di una normale capacità visiva. Se non si interviene al momento giusto, la vista non si svilupperà mai e il piccolo sarà destinato alla cecità. Il numero dei pazienti che sappiamo essere ad attenderci è sempre indicativo perché, nonostante il tempo limitato a disposizione e i vari imprevisti tecnici che puntualmente dobbiamo mettere in conto, cerchiamo sempre di accogliere qualche persona in più. L’associazione World Medical Aid garantisce assistenza continua grazie alla presenza di medici oculisti volontari che, alternandosi, sono presenti tutto l’anno in struttura con una cadenza di almeno una settimana ogni due mesi.

Una volta che i pazienti sono operati come vengono seguiti nella loro degenza?
La struttura in cui svolgiamo la nostra missione mette a disposizione infermieri specializzati in oculistica o medici che, grazie a una formazione continua anche da parte nostra, riescono a seguire i pazienti anche nei giorni successivi l’operazione e nei follow up richiesti. La formazione del personale locale è infatti uno degli obbiettivi più importanti della nostra attività. Ogni intervento che svolgiamo, deve pertanto tenere conto delle effettive possibilità di assistenza sanitaria dei pazienti dopo la nostra partenza e prima del nostro ritorno. Anche per questo motivo sono escluse alcune operazioni quali ad esempio il trapianto della cornea, che richiederebbe un follow up più specifico e specialistico che al momento non può essere garantito.

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