05, Novembre, 2024

Podere Rota, assessore Monni: “Sarebbe un’occasione persa non riservarsi una quota per ospitare i rifiuti prodotti solo dal territorio”

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Podere Rota, l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, in visita in Valdarno aretino, si è soffermata anche sulla questione discarica: dopo una disamina dei rifiuti urbani e speciali lancia una propria valutazione della questione rimettendosi però, poi, alle decisioni dei Comuni.

“Stiamo elaborando il piano dei rifiuti che però ha competenza specifica soltanto su quelli che produciamo noi, nelle nostre città e nelle nostre abitazioni. Tra gli impianti che trattano questi rifiuti la Regione sceglie quali realizzare o a quali affidarsi. Non è così per i rifiuti speciali: per questi noi abbiamo una competenza solo amministrativa, ovverosia attraverso le autorizzazioni ed i controlli noi esercitiamo un ruolo diverso da quello della scelta ma è quello del controllo e dell’autorizzazione”.

“La discarica sta esaurendo i suoi volumi per i rifiuti urbani: io ho dato la disponibilità ai Comuni di aprire un confronto ed anche a non inserire nuovi volumi per urbani all’interno del piano. Aggiungendo una valutazione: se le procedure autorizzative andassero fino in fondo e la discarica fosse autorizzata a ricevere i rifiuti speciali secondo me per il territorio sarebbe un’occasione persa non riservarsi una quota per ospitare invece rifiuti prodotti esclusivamente da questo territorio nella fase transitoria in cui San Zeno andrà in chiusura per poter essere ampliato perchè questo vorrebbe dire avere comunque una discarica sul territorio, sempre se le procedure vanno a buon fine, ma dover portare i rifiuti urbani in altri impianti con un aumento dei costi. Mi sono messa a disposizione delle decisioni del territorio”.

“Le procedure di ampliamento sono sottoposte alle procedure ambientali che sono in corso e che tengono conto anche dei pareri  Arpat che ad oggi escludono che gli inquinamenti rilevati derivino dalla discarica. Motivo per il quale abbiamo dato incarico ad Arpat di ricercare il soggetto responsabile. Però oggi non c’è alcuna prova scientifica che metta in correlazione l’inquinamento alla discarica”.

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