23, Giugno, 2025

San Giovanni, “Una proposta per il vero sviluppo della città”

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La proposta dell’ex consigliere comunale Francesco Carbini delle Liste civiche sagiovannesi.

“Ne è stato parlato anche in passato, ma non se n’è mai fatto di niente. Tutti i sangiovannesi hanno ben presente la torre piezometrica dopo lo Stadio, quasi al confine con il Comune di Figline e Incisa Valdarno. L’idea era di alzare il livello del fiume, così da poterlo utilizzare per produrre energia elettrica da immettere in rete. E poterlo rendere navigabile per un bel tratto, così da poterne fruire come “ parco sull’ Arno” anche per sport come il canottaggio o altre attività ricreative e di svago. Da calcoli precisi e documentati che mi furono forniti prima della mia presentazione a Sindaco nel 2019, si stimava che pur senza alterare il livello del fiume ed utilizzando il salto di circa 5,5 mt., la produzione media annua fosse di circa 8 milioni di KWh. Non male. Era per questo motivo che faceva parte del mio programma per far tornare grande San Giovanni”.

“E che non fosse un’idea peregrina ne ho poi avuto conferma qualche tempo dopo dalla Regione Toscana, che ha messo a bilancio ben 12 centrali simili in tutta la Provincia di Firenze. L’investimento totale è di 80 milioni di euro. Di questi 13,1 serviranno per la ristrutturazione delle pescaie e altri 2,5 per sistemazioni, ripristini, miglioramenti ambientali e paesaggistici lungo le sponde. I lavori sono infatti già partiti e fra poco diversi Comuni anche più piccoli del nostro potranno trarne i benefici ambientali ed economici, con impatti importanti nel proprio bilancio comunale. Conservo ancora quella documentazione tecnica e la corrispondenza intercorsa con Enel. Il famoso PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza ) ha previsto ingenti risorse per la cosiddetta “ transizione ecologica “ , mentre l’ invasione russa dell’ Ucraina ed una guerra che va avanti da tre anni sta mettendo tutti noi a dura prova anche da un punto di vista energetico.”

“L’ho scritto diverse volte, non perché sia una mia fissazione, ma semplicemente perché ritengo tale proposta una occasione di vero sviluppo per la città e anche un buon esempio di pratica ambientale. E allora perché non farlo anche noi?”

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