Dopo l’ultimo comunicato sulla discarica di Podere Rota il sindaco di San Giovanni replica al gruppo all’opposizione
Dopo l'ultimo comunicato in ordine di tempo di Cresce San Giovanni sulla discarica di Podere Rota e la replica del segretario del Partito sangiovannese, Valentina Vadi, il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi prende posizione e chiarisce alcuni aspetti sul proprio profilo Fb.
"Casualmente, ho letto l'ennesimo comunicato stampa delle liste civiche sangiovannesi che fanno capo a Cresce San Giovanni, altrimenti conosciuti come i "soliti noti", nel quale si dichiarano totalmente estranei alla politica dei rifiuti della Regione Toscana, affermano che sono stati sempre e comunque contrari all'ampliamento della discarica di Podere Rota e al riconoscimento alla nostra città di una quota del disagio ambientale che percepisce il comune di Terranuova Bracciolini e che, addirittura, uscirono dalla maggioranza sangiovannese nel 2011 proprio a causa dell'inerzia della nostra amministrazione in quell'occasione".
Carbini scrive nel comunicato: "Adesso il Pd vorrebbe dipingerci come coloro che hanno avallato è gestito il ciclo dei rifiuti in questi anni: ridicolo solo pensarlo. È bene allora rammentare a lor signori, visto che i cittadini lo ricordano molto bene, che le nostre Liste Civiche della discarica di Podere Rota se ne occupano costantemente da anni, da prima dell' ampliamento e con ancora più attenzione da quando fu deciso di portarci i rifiuti da fuori Valdarno e l'unico comune a subire danni sia in termini di miasmi odorigeni che di salute è San Giovanni. Fu proprio per la sciagurata scelta di ampliamento che uscimmo dalla maggioranza 7 anni fa; volevamo impedirlo con ogni mezzo ma il Pd non mosse un dito".
Maurizio Viligiardi attacca: "Contare sulla scarsa memoria degli interlocutori o sulla scarsa conoscenza delle questioni trattate è un esercizio ricorrente nella pratica politica odierna e i "soliti noti" ci attingono a piene mani; per questo mi preme ricordare alcuni particolari che smentiscono le loro affermazioni".
"1) le procedure per l'ampliamento della discarica sono iniziate nel 2007 quando autorevoli esponenti dei "soliti noti" (Mario Marziali e Leonardo Cardinali) erano membri della giunta municipale e Francesco Carbini era il capogruppo dei socialisti sangiovannesi: non c'è traccia di loro dichiarazioni o prese di posizione contrarie all'ampliamento della discarica".
"2) Nel 2008 ci fu l'inaugurazione dell'impianto di selezione e compostaggio (impianto che ha notevolmente aumentato le problematiche odorigene per la nostra città) collocato all'interno del sito di Podere Rota. Anche su questo non si ricordano prese di posizione contrarie. 3) Sempre nel 2008 la Giunta Tarchi presentò, giustamente, un ricorso al TAR per il riconoscimento di una parte del disagio ambientale anche per la nostra città. Anche allora nessuno dei membri della giunta e della maggioranza fece dichiarazioni contrarie. Da quella sentenza ne uscirono le condizioni per l'attuale accordo che riconosce una quota del disagio a San Giovanni. 4) Alla fine del 2010, alle porte dell'ampliamento, un manifesto del Partito Socialista di Arezzo o del Valdarno, potrei ricordare male, di cui Francesco Carbini era coordinatore di zona, richiamava tutti alle responsabilità, considerato che la discarica di Podere Rota era un impianto al servizio del Valdarno per lo smaltimento dei rifiuti".
"5) Che i "soliti noti" non fossero, fino ad oggi, contrari a prendere i soldi del disagio lo dicono alcuni dei loro interventi in consiglio comunale in questi anni, nei quali si sono lamentati del fatto che San Giovanni subisce i disagi e non percepisce la dovuta indennità, imputando al sottoscritto l'incapacità di farsi riconoscere un diritto, salvo poi, come fanno nell'ultimo comunicato, dichiararsi contrari una volta che quel diritto viene riconosciuto. Per chi ha voglia e un po' di tempo, vi invito ad ascoltare le registrazioni dei consigli comunali dove si è affrontato l'argomento. Ma soprattutto lo dice l'assenza di dichiarazioni contrarie nell'occasione del primo accordo con Terranuova datato dicembre 2010, quando Daniele Mugnaini era in giunta".
"6) Ma la bugia più grossa è stata detta circa le motivazioni che portarono alla loro uscita, a marzo 2011, dalla maggioranza sangiovannese. Anche per confutare queste affermazioni, fortunatamente esistono le registrazioni dell'intervento di Francesco Carbini in cui motivò la decisione e nelle quali sono completamente assenti riferimenti a Podere Rota, al suo ampliamento e all'accordo sul disagio ambientale. Chi seguiva la politica sangiovannese in quei mesi si ricorderà che la mancata conferma di Mario Marziali in giunta da parte del sottoscritto generò forti tensioni dentro la lista dei soliti noti, che solo dopo un anno indicarono Daniele Mugnaini come loro rappresentante, ma questo non fu sufficiente per creare le condizioni per rimanere in maggioranza. Altro che questione Podere Rota, puzzi e disagio…..le motivazioni furono molto più materiali e legate alle poltrone".
Il sindaco di San Giovanni continua: "Un ultimo ricordo mi viene alla mente: durante il ballottaggio del 2014 a sostenere Francesco Carbini arrivò in città Graziano Cipriani. Chi è costui? Era da poco stato eletto segretario del Partito Socialista toscano, ma soprattutto dal 2011 al 2013, nel periodo della concessione dell'ampliamento, era stato presidente della A.R.R.R. (agenzia Regionale Recupero Risorse Spa) la società che, fra le altre cose, supporta la Regione Toscana nella pianificazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tanto per far capire quanto i nostri amici siano avulsi dal sistema della gestione dei rifiuti della Regione Toscana".
"Ho anche letto che i "soliti noti" prenderanno il toro per le corna e chiederanno un incontro con il Presidente Rossi per pretendere un atto risolutivo e chiudere la discarica entro il 2021. Alla buon ora. Almeno faranno qualcosa di veramente utile per la città; si muoveranno nelle sedi opportune, faranno ciò che il sottoscritto e il PD di San Giovanni stanno facendo da tempo: creare le condizioni politiche perchè il sito di Terranuova Bracciolini chiuda realmente quando saranno esauriti i volumi oggi autorizzati. Ho paura, però, che non sia il loro vero obbiettivo, altrimenti di che parlerebbero dopo? Su cosa baserebbero la prossima campagna elettorale? Anche perchè avevamo iniziato un percorso comune del Consiglio Comunale. Abbiamo fatto un incontro con la Commissione Consiliare della Regione formulando le nostre richieste in maniera unitaria, con il proposito di presentare un documento comune sul quale è aperta ancora una discussione, ma si sa poi che la voglia di protagonismo spesso prende il sopravvento, alla faccia degli interessi della nostra città e dei nostri cittadini".