L’onorevole Samuele Segoni, di Alternativa Libera, dopo un sopralluogo chiede che l’ultimo lotto della variante alla SR69, quello che ricade in via degli Urbini non venga aperto. “Troppo pericoloso”
"Chiediamo un intervento repentino delle Istituzioni affinché la strada non sia aperta": l'onorevole Samule Segoni, di Alternativa Libera, avanza la richiesta alle autorità competenti dopo aver effettuato un sopralluogo in via degli Urbini all'altezza del punto dove si inserisce l'ultimo lotto della variante alla SR69.
Il tratto dovrebbe essere aperto, ma Segoni sottolinea: "Il raccordo fra la rotonda e la vecchia strada degli Urbini è molto pericoloso perché ha poca visibilità in entrambi i sensi di marcia e la carreggiata è talmente stretta che non hanno nemmeno potuto disegnare la linea di mezzeria senza tralasciare il fatto che le auto devono transitare sulla banchina a margine della sede stradale per non scontrarsi".
"Figuriamoci – aggiunge – cosa accadrà al momento in cui tutto il traffico verrà riversato su questo tragitto. Gli automobilisti percorreranno una strada a scorrimento veloce e in men che non si dica si troveranno davanti una strettoia in curva che permette a malapena lo scambio di due veicoli; figuriamoci poi se uno di questi fosse un furgone o un camion"
"Non dimentichiamo poi che il manto e la sede stradale del tratto che arriva fino al Matassino, a doppio senso di circolazione, è in pessimo stato e non è sufficientemente largo in grado di sopportare un flusso di veicoli come quello che si manifesterà al momento dell'apertura della nuova strada. Occorre prendere provvedimenti immediati prima che avvengano incidenti lievi o di gravi entità. Purtroppo questa è un'opera compiuta a metà e la realizzazione del tratto di competenza fiorentina vedrà ancora tempi lunghi".
"È indubbio che la mole del traffico oggi non sia sostenibile, l'opera è compiuta a metà e la realizzazione del tratto di competenza fiorentina è ancora in alto mare. Si concluda la variante o le autorità competenti valutino bene l'apertura del tratto viario; nel 2014, solo nella provincia di Arezzo, vi sono stati ben 1168 incidenti in cui hanno perso la vita 30 persone".
