Il gruppo consiliare Cresce San Giovanni dopo aver fatto il punto sul piano del traffico, adesso trasformato in piano urbano della mobilità sostenibile, ha annunciato la volontà di chiedere un consiglio comunale aperto ai cittadini
Dopo la richiesta non accolta di un incontro pubblico in piazza con i cittadini e dopo la posizione espressa dal Pd e dalla segretaria del partito Valentina Vadi, il gruppo consiliare Cresce San Giovanni interviene di nuovo sul piano del traffico e chiede un consiglio comunale straordinario aperto alla gente.
Il partito democratico di San Giovanni ha apertamente scritto di ritenere prioritario "consentire un collegamento ciclabile e pedonale del quartiere Oltrarno con il centro storico" e di conseguenza non la rotatoria tra i due ponti e il gruppo all'opposizione afferma "Il Pd sconfessa la giunta e a quanto pare ritiene valide le nostre proposte".
Cresce San Giovanni, che ha da subito appoggiato la nascita di un Comitato nel quartiere Oltrarno e dato vita a una raccolta di firme ha sempre ribadito tre punti: "Non siamo mai stati contrari alle piste ciclabili ma non devono essere come le attuali; prima di qualsiasi decisione è necessario attendere i dati relativi ai flussi viari dopo l'apertura della variante alla SR69; importante la realizzazione delle tre rotatorie tra i due ponti e della passerella pedonale sul ponte Ipazia".
Adesso Francesco Carbini chiede un consiglio aperto ai cittadini:
"Ci è stato negato un incontro pubblico in piazza dal sindaco e dal Pd crediamo che sia opportuno discuterne apertamente davanti ai cittadini. Anche per sapere quale è la posizione del Pd sangiovannese: è quella di Valentina Vadi con l'ultimo comunicato stampa oppure è quella della giunta e di Viligiardi di andare avanti a prescindere dalle osservazioni dei cittadini?"
Il consigliere Mario Marziali, che ha preso parte alla IV commissione sull'argomento, ha affermato che alle osservazioni dei cittadini andrebbero aggiunte le 1580 firme raccolte che chiedono le rotatorie, la passerella ciclopedonale e i dati sui flussi del traffico. "Nel corso della riunione si è parlato del niente".
Catia Naldini ha chiarito, invece, che adesso il piano dal Put è stato rinominato della mobilità sostenibile ( Pums). "Io ho chiesto di ritirare il Put e di redigere un vero piano della mobilità sostenibile che nasce con i cittadini al centro dei progetti e per migliorare la salute e l'inquinamento".