Ne fanno già parte anche il Museo di Casa Masaccio, di San Giovanni, il Museo delle Miniere – Mine, di Cavriglia, il Cassero per la scultura italiana del’800 e del ‘900, di Montevarchi, il Museo di Venturino Venturi, di Loro Ciuffenna, il Museo della Basilica, di San Giovanni. La soddisfazione della consigliere regionale Valentina Vadi
Altre due perle della cultura e della storia in Valdarno entrano a far parte della Rete museale della Regione Toscana grazie a un decreto dirigenziale del 28 luglio scorso: il Museo Paleontologico dell'Accademia del Poggio di Montevarchi e il Museo delle Terre Nuove di San Giovanni.
Il primo, patrimonio dell'Accademia valdarnese del Poggio, è collocato nell'antico convento di San Lodovico e raccoglie 1600 reperti di età compresa fra il Pliocene superiore ed il Pleistocene inferiore. Chiuso per sei anni a causa dei lavori di ristrutturazione è stato riaperto il 6 dicembre 2014 e nell'aprile di quest'anno ha inaugurato una nuova sezione dedicata all'archeologia. il secondo, invece, è all'interno di Palazzo d'Arnolfo e ripercorre la storia della fondazione dei centri abitati a partire dalla fine del XIII° secolo. È stato inaugurato il 21 dicembre 2013.
Soddisfatta la consigliera regionale Valentina Vadi: “Non posso che esprimere soddisfazione: siamo di fronte a un salto di qualità significativo per due poli d’eccellenza detentori di storia, cultura e tradizioni dei nostri territori. L’ingresso di questi due realtà nel circuito museale della Regione è un accreditamento che inaugura una nuova stagione di crescita e sviluppo per la vivacità culturale del nostro territorio”,
Della Rete museale della Regione fanno già parte il Museo di Casa Masaccio di San Giovanni, il Museo delle Miniere – Mine di Cavriglia, il Cassero per la scultura italiana del’800 e del ‘900 di Montevarchi, il Museo di Venturino Venturi di Loro Ciuffenna, il Museo della Basilica di San Giovanni.
“Un risultato importante e atteso da tempo, raggiunto grazie al lavoro portato avanti in questi anni dai due centri valdarnesi, alle quali voglio fare un plauso per la propositività che li ha caratterizzati – spiega Vadi – Proprio per il valore riconosciutogli i musei che entrano a fare parte della rete regionale sono tutelati e finanziati dalla Regione al fine di promuoverne, tra le altre cose, la crescita qualitativa dell’offerta museale, la formazione professionale del personale, e per incentivarne l’attività educativa e didattica".
“In particolare, per il risultato raggiunto dal Museo Paleontologico dell’Accademia del Poggio, voglio ringraziare il Prof. Franek Sznura e la direttrice Elena Facchino per l'impegno preziosissimo che ha segnato la vita di questa istituzione – continua Vadi – Colgo l’occasione per riconoscere apertamente l’importanza dell’operato del Prof. Sznura che ha contribuito enormemente alla crescita dell’Accademia e del Museo Paleontologico, e lo ringrazio doppiamente perché rimanendo nel Consiglio dell’Accademia, continuerà ad essere un punto di riferimento dell'istituzione. Colgo l’occasione anche per fare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’Accademia, il Prof. Lorenzo Tanzini, sono certa riuscirà a proseguire il cammino virtuoso intrapreso finora”.
“Il Museo Paleontologico dell’Accademia del Poggio e il Museo delle Terre Nuove hanno dimostrato di avere grandi potenzialità – conclude Vadi – Nella loro programmazione hanno mostrato particolare attenzione all’attività formativa ed educativa, proprio per coinvolgere e divulgare nelle nostre comunità, nelle nuove generazioni, la conoscenza di un territorio ricchissimo di storia e di tradizioni, ora pronto a essere sempre più attrattivo anche nel panorama culturale regionale”.