20, Aprile, 2024

Inaugurazione con polemiche per la sicurezza della Badiola e di via degli Urbini

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Non sono mancate le polemiche all’inaugurazione del terzo lotto della variante alla SR69: da una parte la mancanza ancora di una pista ciclabile che metterebbe in sicurezza l’abitato, dall’altra via degli Urbini, la comunale nella quale si riverserà il traffico della variante

Provincia di Arezzo e Regione Toscana sono stati anche criticati per la Badiola e via degli Urbini. E se per la pista ciclabile, attesa da anni, sembrano esserci speranze concrete, lo hanno fatto ben capire Roberto Vasai e Vincenzo Ceccarelli anche se apertamente non si sono sbilanciati troppo, per via degli Urbini dovranno intervenire i due Comuni competenti, Figline Incisa e Castelfranco Piandiscò.

Nel corso dell'inaugurazione della nuova variante alla SR69 i cittadini della Badiola hanno protestato per la mancanza ancora della pista ciclopedonale che avrebbe dovuto mettere in sicurezza il centro abitato adesso invece esposto a rischi a causa della densa circolazione. 

Il presidente della Provincia di Arezzo ha dichiarato: "Ce la faremo probabilmente alla fine a costruire questa pista ciclabile. Ma sono abituato a dare la sicurezza matematica quando è possibile. Vi posso dire che ci stiamo lavorando partendo dal presupposto, però, che la Provincia non può mettere un euro in una pista ciclabile perchè la pista ciclabile e la viabilità pedonale sono competenza dei Comuni. Ce la faremo però a farla. Bisogna avere pazienza e la capacità di mettersi nei panni degli altri".

 

Per quanto riguarda invece via degli Urbini, la comunale piena di buche, avvallamenti e priva di illuminazione, dove si riverserà il traffico della variante, sembra che gli unici a intervenire per sistemare la strada e l'asfalto siano i due Comuni competenti, Castelfranco Piandiscò e Figline Incisa che l'assessore Ceccarelli ha assicurato di sollecitare.

Roberto Vasai: "Una volta finite le strade e le opere devono essere aperte. Ci sono limitazioni al traffico e le segnalazioni che mettono in sicurezza i cittadini. Faremo il possibile, quello che invece non è possibile è tenere una strada terminata chiusa al traffico. Sta ai tecnici della provincia e dei Comuni mettere in sicurezza in attesa della variante del Valdarno fiorentino".

 

Vincenzo Ceccarelli: "Se ci sono alcune buche in più lo diremo ai Comuni che interverranno il prima possibile. Ma è vero le strada terminate devono essere aperte".

 

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