I cittadini della Badiola scendono in strada e protestano contro la mancata realizzazione del secondo tratto di pista ciclabile che avrebbe permesso di percorrere la strada fino a San Giovanni, in bicicletta o a piedi, in tutta sicurezza. Il tratto doveva essere realizzato dalla Provincia di Arezzo
Sono arrabbiati e preoccupati gli abitanti della Badiola. La causa è la mancata realizzazione della pista ciclabile che dal sottopassaggio dell' autostrada avrebbe dovuto proseguire verso il centro abitato. Ma così non è ancora.
Il 25 gennaio scorso, quando fu inaugurato il tratto che dal ponte Pertini conduce fino al sottopasso autostradale il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi affermò che la seconda parte sarebbe stata realizzata entro il mese di settembre dalla Provincia di Arezzo. In pratica il denaro risparmiato per un'altra rotatoria all'interno della variante dalla regionale 69 sarebbe stato investito nella pista ciclabile. Ma ancora quel tratto non è stato realizzato e i cittadini intervengono.
Tutti lamentano la difficoltà nel raggiungere San Giovanni, in bicicletta o a piedi, a causa del traffico e della mancanza di sicurezza. Lamentano che dall'inaugurazione del primo tratto non si è fatto vedere nessuno. E, soprattutto, sono preoccupati per quello che può accadere, per l'incolumità di bambini, anziani, donne e residenti in genere.
"Non ne possiamo più. Siamo tagliati fuori. Ne va della nostra sicurezza. Aspettano forse che accada qualcosa di grave?", affermano in coro. E poi c'è anche chi fa una proposta:
"Un rimedio, preso anche da altri paesi europei, potrebbe essere quello di ridurre a 30 chilometri orari la velocità: questo potrebbe mettere in sicurezza le persone in biciclette e quelle a piedi. Questo è un intervento che può essere realizzato in tempi rapidi e a costo zero".
Il secondo tratto della pista ciclabile, dal primo, proseguirebbe attraverso l'area a sinistra che costeggia la nuova viabilità, invasa adesso dalle erbacce, passerebbe sotto la rotatoria sbucando nella vecchia parte finale della Botriolo. Ancora, però, non è dato sapere quando la Provincia di Arezzo lo realizzerà.
(Le interviste ai cittadini)