Il gruppo Pd e il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi critici nei confronti di Cresce San Giovanni e del Movimento 5 Stelle
È finito con le polemiche e con un documento approvato non all’unanimità ma con i voti di maggioranza e della Lista Per un’altra San Giovanni il consiglio comunale tenutosi ieri sera che aveva al centro del dibattito la discarica di Podere Rota. Critici il gruppo Pd e il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi nei confronti del gruppo Cresce San Giovanni, che è uscito dall’aula al momento della votazione, e del Movimento 5 Stelle.
Spiega il gruppo Pd: “Il pessimo spettacolo messo in piedi, ieri sera, in consiglio comunale a San Giovanni Valdarno, dalla Lista Civica Cresce San Giovanni e dal Movimento 5 Stelle ha fatto vedere, una volta per tutte, che queste due forze politiche non sono interessate affatto alla chiusura della discarica di Podere Rota, ma solo ad usare, in maniera strumentale – come stanno facendo ormai da mesi -, questo argomento, come tanti altri, ai fini di una campagna elettorale che hanno già cominciato da tempo. Un Documento che ricostruisce la storia della discarica, che contiene richieste semplici e legittime, frutto della audizione in consiglio regionale del settembre 2016 dei capogruppo di tutte le forze politiche, alla quale presero parte sia la Lista civica Cresce San Giovanni che il Movimento 5 Stelle, un Documento elaborato in Commissione Ambiente, dove sono state presenti tutti le forze politiche, dove c’è stato confronto e discussione, un Documento votato all’unanimità una ventina di giorni fa in una seduta aperta della Commissione Consiliare, oggi passa con i soli voti del PD e della Lista Civica Per un’altra San Giovanni, dopo una fase di dibattimento, a tratti, a dir poco surreale”.
“Surreale il comportamento del consigliere del Movimento 5 Stelle che prima nelle dichiarazioni di voto annuncia il proprio voto favorevole e poi vota no. Il gruppo Cresce San Giovanni addirittura esce dall’aula e non partecipa al voto, non assumendosi la responsabilità politica di votare contro. Avrebbe dovuto uscire un messaggio forte dal consiglio di ieri sera, avrebbe dovuto uscire un Documento votato all’unanimità, perché fosse votato analogamente in altri consigli comunali del Valdarno, e per avanzare, tutti insieme, richieste forti alla Regione, invece, in alcune forze politiche hanno prevalso la propaganda, il calcolo politico, il teatrino e il gioco delle parti, la strumentalizzazione di un tema che dovrebbe stare a cuore in maniera trasversale senza infingimenti”.
“Incoerenza rispetto a decisioni precedenti, incapacità di distinguere le necessità di un territorio – quelle reali e sentite – mancanza assoluta di responsabilità politica: queste sono le cifre che contraddistinguono e accomunano la Lista Civica Cresce San Giovanni e il Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a San Giovanni, queste sono le forze politiche che vorrebbero rappresentare una alternativa al governo del Partito democratico a San Giovanni nei prossimi anni, magari unite insieme in una alleanza, considerato il fatto che da tempo, ormai, parlano lo stesso linguaggio politico. Noi, da parte nostra, come gruppo consiliare, come Sindaco e Giunta, come Partito, continueremo a portare avanti le nostre richieste chiare e semplici sulla discarica di Podere Rota, con la consapevolezza, amara, che questa vicenda segna tuttavia una brutta pagina nella storia del Consiglio Comunale di San Giovanni Valdarno”.
Duro anche il commento del sindaco Viligiardi: ” Ieri sera il consiglio comunale di San Giovanni si è concluso a notte fonda, dopo oltre tre ore di discussione, sul documento partorito dalla 4° commissione consiliare con voto unanime, sulla chiusura del sito di Podere Rota. Quel documento è il frutto di un confronto e di un percorso che aveva trovato la sostanziale condivisione anche del comitato “Vittime di Podere Rota” che, per bocca del suo presidente, nell’ultimo incontro della commissione consiliare aveva apprezzato il lavoro che era stato fatto”.
“Ieri sera ci siamo trovati di fronte a posizioni surreali che, prendendo a pretesto gli avvenimenti del consiglio regionale dove il gruppo del PD ha bocciato una mozione presentata dal M5S dove si chiedeva la chiusura della discarica, con voto difforme dal resto del gruppo PD delle consigliere Vadi e De Robertis, il gruppo Cresce San Giovanni ha dichiarato che non avrebbe partecipato al voto. Al di là delle valutazioni sull’opportunità di presentare una mozione dove la questione “Podere Rota” era assolutamente marginale rispetto ad un pastone complessivo sulle politiche dei rifiuti della Regione Toscana, (io credo che quella mozione abbia fatto del male alla causa, se la causa è la chiusura del sito), ma mi domando: perché indebolire la posizione del Comune di San Giovanni non garantendo un voto unanime su un tema sul quale siamo tutti d’accordo? L’unica risposta che mi viene in mente: a loro di chiudere Podere Rota e fare una battaglia comune non interessa un fico secco, altrimenti che direbbero nella prossima campagna elettorale?”.
“Ma il bello è arrivato alla fine, assodato che non avrebbero partecipato al voto i consiglieri di Cresce San Giovanni, nelle dichiarazioni di voto il consigliere del Movimento 5 Stelle ha dichiarato il proprio voto favorevole, votando poi contrario perché, dice, non aveva letto gli emendamenti presentati da Lorenzo Martellini che chiedono alla Regione Toscana di dare piena attuazione alla pianificazione impiantistica dell’ATO Toscana Centro, compresa la costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini. Ricordo che quegli emendamenti erano stati concordati in commissione in sede di approvazione del documento. Ho letto che il consigliere del M5S in un post ha chiesto sostanzialmente scusa dell’accaduto scrivendo “A mia insaputa e per mia inesperienza” citando una frase di Alessandro Di Battista ‘Se ci lasciate soli non ce la facciamo in questa vasca di squali, biologicamente diversi da noi’. Intanto mi pare che ‘a mia insaputa’ l’avesse detto anche un Ministro della Repubblica a cui avevano ristrutturato la casa con soldi pubblici e non ci fece una bella figura, ma soprattutto vorrei ricordare che il Consiglio Comunale sangiovannese non è una vasca di squali, ma un luogo dove i consiglieri leggono i documenti che vengono forniti con largo anticipo. Magari l’unica differenza biologica può risiedere nel fatto che oltre a leggere i documenti capiscono quello che c’è scritto”.