19, Novembre, 2024

Controlli a Podere Rota, Csai: “L’appaltatore risultava possedere tutti i requisiti”

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La società che gestisce la discarica di Podere Rota continua e afferma: “Se emergessero elementi diversi ovviamente Csai procederebbe subito alla rescissione del contratto”

"Dalle verifiche previste dalle normative l'appaltatore risultava possedere tutti i requisiti di legge, se emergessero elementi diversi ovviamente CSAI procederebbe subito alla rescissione del contratto". Il giorno dopo dei controlli effettuati, su richiesta del Prefetto di Arezzo, da polizia, carabinieri, guardia di finanza, Noe, Dia e ispettorato del lavoro nell'impianto di Podere Rota, la società che gestisce la discarica sottolinea la propria correttezza.

Dopo l'intervento di ieri, infatti, Csai precisa ancora: "Le indagini erano rivolte al cantiere della società Italcostruzioni Srl che sta svolgendo, in qualità di appaltatore, i lavori di completamento della seconda fase del 'progetto esecutivo di ampliamento dell’impianto di discarica per rifiuti non pericolosi di Casa Rota –realizzazione del 2° modulo e del 3° modulo della seconda fase'. Tali lavori sono stati affidati da CSAI Spa alla società Italcostruzioni tramite procedura ad evidenza pubblica “Procedura negoziata ex art. 122, comma 7 d.lgs. 163/2006”.

"Così come previsto dalla normativa, la società CSAI prima della stipula del contratto ha effettuato nei confronti della Italcostruzioni Srl, nonché sulle persone fisiche titolari di cariche aziendali, tutte le verifiche del caso, le quali hanno evidenziato il regolare possesso dei requisiti richiesti, ivi compresa la certificazione antimafia. Per questi motivi CSAI Spa non poteva esimersi dall’affidare i lavori".

Infine CSAI conclude: "Qualora a seguito delle verifiche amministrative effettuate dagli organi competenti fosse rilevato che l’appaltatore non possegga più i requisiti di legge, la società CSAI provvederà immediatamente alla revoca dell’aggiudicazione e alla risoluzione del contratto. CSAI Spa ribadisce la correttezza del proprio operato e si riserva la facoltà di agire nelle sedi giudiziarie a tutela dell’immagine dell’azienda, anche nei confronti di coloro che stanno facendo allusioni (via internet) diffamatorie quanto infondate".

 

 

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