Conferenza stampa del sindaco e dell’assessore dopo il caso Consip che ha coinvolto anche Rignano. Sul messaggino inviato da Bargilli a Russo, l’assessore afferma: “Banale richiesta perché smettesse di stressare Tiziano Renzi, avevo conosciuto l’imprenditore in un pellegrinaggio a Medjugorje”. Intanto Lorenzini annuncia: “Penso a una lista inclusiva, chiederò al Pd di non mettere il logo alla mia candidatura”. Ma specifica: “Non è legato al caso”
Sta riflettendo sulla sua candidatura al secondo mandato, il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini. "Il Pd non parla più dei temi che interessano ai cittadini, io non mi ci riconosco più così. Per questo penso a una lista inclusiva, che spero potrà avere anche l'appoggio del Pd locale, al quale però chiederò di non mettere il logo". Lo ha detto in una conferenza stampa convocata in comune a Rignano, dopo il caso Consip che ha toccato molto da vicino il territorio rignanese e anche l'amministrazione.
"Le due cose, però – ci tiene a sottolineare Lorenzini – non sono assolutamente collegate: da una parte c'è l'inchiesta, dall'altra il mio futuro politico". Insomma, l'attuale sindaco vuole tirare una linea netta di separazione.
Anche se, ovviamente, durante la conferenza stampa si parla anche del caso Consip: e seduto al tavolo, a rispondere alle domande dei giornalisti, c'è anche l'assessore Roberto Bargilli, finito al centro delle cronache per un sms inviato all'imprenditore Russo in cui gli intimava di non cercare più Tiziano Renzi.
"Un messaggino banale – si difende lui – perché Russo lo chiamava di continuo, e Tiziano Renzi mi chiese di dirgli di smettere di stressarlo. E così feci". Sul suo rapporto con Russo, aggiunge: "Lo conoscevo appena, lo avevo incontrato durante alcuni viaggi di pellegrinaggio a Medjugorje, niente di più".
Bargilli, che era stato anche l'autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie, rimarrà assessore: "Non solo non gli risulta contestato nessun reato, ma non è stato nemmeno sentito dagli inquirenti", ha sottolineato Daniele Lorenzini riconfermandogli la fiducia.
Dai carabinieri è stato invece sentito proprio il sindaco di Rignano, chiamato giovedì sera dal comando provinciale di Firenze per parlare come persona informata dei fatti. Su questo, però, non si pronuncia: "C'è il segreto istruttorio, non parlerò del contenuto delle dichiarazioni che ho rilasciato agli inquirenti", si limita a rispondere ai giornalisti.
Questa sera, intanto, a Rignano si riunirà il Pd. Al centro dell'assemblea ci dovrebbero essere le comunicazioni del segretario Tiziano Renzi, che potrebbe non essere presente ma inviare un documento. L'ipotesi è che si possa autosospendere, come già era avvenuto per l'indagine Chill Post, per cui poi la sua posizione fu archiviata. Probabile, comunque, che si parli anche della candidatura di Lorenzini, che a questo punto lui stesso ha rimesso in discussione.