20, Aprile, 2024

Anci Toscana presenta la bozza del Regolamento sul gioco lecito. Neri: “Segnale importante”

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Il documento presentato al tavolo ludopatie di Anci Toscana, guidato dalla prima cittadina di Pergine. “Rappresenta una nuova importante iniziativa di contrasto al gioco d’azzardo: sarà diffuso nei comuni, auspicando la sua approvazione dai Consigli comunali”. Ecco cosa prevede

Questa mattina al tavolo Ludopatie di Anci Toscana è stata illustrata la bozza del Regolamento comunale sul Gioco Lecito, presentata dalla responsabile del progetto Simona Neri, sindaco di Pergine, insieme ad Alessandro Golin, funzionario SUEAP del comune di Prato, la prima amministrazione comunale ad approvarlo.

Durante l'incontro è stata autorizzata anche la diffusione presso tutti i comuni della Toscana, auspicando l'approvazione nei Consigli comunali per l'attuazione nei rispettivi territori. Il documento rappresenta un'importante iniziativa per il contrasto al gioco d’azzardo e alle ludopatie, frutto del lavoro del tavolo dedicato di Anci Toscana. "Il gioco d’azzardo ha assunto dimensioni rilevanti, aumentando il rischio per molti soggetti, soprattutto quelli più vulnerabili, di una vera e propria dipendenza comportamentale con gravi disagi per la persona e compromissioni dell’equilibrio familiare, lavorativo e finanziario, fino all’indebitamento o all’assoggettamento a tassi usurai presso la criminalità organizzata, come sottolineato anche dalla Direzione Nazionale Antimafia".

“Questa mattina abbiamo dato un segnale importante, un segnale che è partito dalla sensibilità di molti amministratori locali" – commenta Simona Neri – "E grazie ad Anci è stato possibile coordinare fino a raggiungere tutto il territorio toscano con la partecipazione attiva di tanti assessori, consiglieri, e la presenza preziosa e costante degli operatori della sanità e del terzo settore".

"In sintesi il regolamento comunale consentirà agli Enti Locali di inserire ulteriori luoghi sensibili all’interno dei propri territori dai quali mantenere la distanza di 500 metri per l'apertura di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro, oltre ai locali di proprietà comunale, oratori, biblioteche, musei, giardini pubblici, ospedali, ambulatori medici, centri di primo soccorso, centri di recupero psichico e motorio, case di cura, strutture ricettive per categorie protette, fermate del pubblico trasporto, sportelli bancari o bancomat, agenzie di prestiti e pegni, “compro-oro”.

"Inoltre viene vietata, in qualunque forma e qualsiasi modalità, la pubblicità di prodotti di gioco pubblico nell’ambito del territorio comunale. Si prevede la possibilità di escludere i soggetti destinatari del presente regolamento dagli eventuali benefici (patrocini, agevolazioni, contributi) concessi dai Comuni con propri regolamenti specifici in materia".

"In caso di richiesta di sovvenzioni economiche – per se stesso o per la propria famiglia – rivolte al Comune da un cittadino residente e le cui finanze siano state gravemente dissestate dal gioco patologico, l'Amministrazione si riserva di concedere i contributi o gli sgravi subordinatamente all'accettazione da parte del soggetto richiedente di un percorso terapeutico di sostegno e cura da effettuarsi presso il competente Ser.D., il quale certificherà l'effettiva presa in carico del soggetto ludopatico".

"Ogni giorno si rafforza una rete territoriale che già è attiva da molti anni per il sostegno di giocatori patologici e problematici e per il trattamento di questo fortissimo disagio che finalmente inizia ad essere attenzionato su tutti i livelli" – conclude Neri – "Ringrazio il presidente Anci Toscana Matteo Biffoni per aver colto questa necessità, il preparatissimo Alessandro Golin funzionario del Sueap di Prato. Passo dopo passo possiamo fare tanto, ognuno secondo la propria competenza, per questo ringrazio tutti coloro che si impegnano quotidianamente sul tema del GAP. Mi auguro di poterci aggiornare presto in ordine agli altri obbiettivi posti dal nostro tavolo Ludopatie, primo fra tutti la revisione della L.R. 57/2013 secondo la proposta depositata in Regione Toscana a novembre 2016.”

 

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