05, Ottobre, 2024

Verso l’avvio ufficiale dei saldi invernali, la stima di Confcommercio: “Aspettative contenute, budget inferiore al 2020”

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Il presidente di Federmoda-Confcommercio Arezzo Paolo Mantovani: “Ogni aretino dovrebbe spendere 115 euro, cioè 45 euro in meno rispetto al 2020. A fare acquisti scontati saranno nel complesso sei famiglie su dieci, per un totale di 23,4 milioni di euro di affari: sono 9 milioni in meno rispetto ai saldi invernali dello scorso anno”

Sabato 30 gennaio si aprono ufficialmente le vendite di fine stagione dell’inverno 2021, anche se molti negozi anche in Valdarno hanno già iniziato a proporre sconti, una possibilità prevista dalla Regione Toscana, in accordo con le associazioni di categoria, in questo anno particolare che ha visto l'avvio dei saldi slittato in avanti di quasi un mese. 

Secondo le stime di Confcommercio, in provincia di Arezzo le persone che decideranno di acquistare in saldo spenderanno circa 115 euro: 5 euro in più della media nazionale, ma ben 45 euro in meno rispetto allo scorso anno. E i motivi sono ovvi: la crisi innescata dalla pandemia, la minore propensione al consumo delle famiglie, la scomparsa quasi totale di occasioni sociali, ma anche l’ampia possibilità di fare shopping a prezzi scontati anche nel mese precedente ai saldi.

“Con queste premesse, è logico che le aspettative degli operatori nei confronti dei saldi invernali 2021 siano abbastanza contenute – dice il presidente provinciale di Federmoda Confcommercio Arezzo Paolo Mantovani – per fortuna la Toscana è gialla da alcune settimane e la gente ha ricominciato a circolare e a fare acquisti approfittando delle promozioni post natalizie che erano e sono in corso”.

Le percentuali di sconto dei saldi invernali 2021 saranno da subito molto alte (dal 40% in su). “Purtroppo, per quanto potranno essere brillanti, i saldi non cambieranno radicalmente un andamento 2020 difficile. Anche se, complice un inverno rigido e nevoso, daranno sicuramente un contributo a migliorare le vendite della collezione invernale”, sottolinea Mantovani. “I capi più ricercati saranno quelli tipici dell’inverno, anche se, uscendo meno e lavorando spesso da casa, le persone chiedono molto anche capi comodi ed utilizzabili nei luoghi chiusi”. 

Secondo la Confcommercio aretina parteciperanno ai saldi almeno sei famiglie su dieci, spendendo ciascuna circa 264,5 euro per un totale di oltre 23,4 milioni di euro: sono 9 milioni in meno rispetto allo scorso anno. “Il settore moda, che già veniva da anni difficili, è tra i più colpiti dalla crisi pandemica – ricorda Mantovani – solo negli ultimi due mesi del 2020, abbiamo avuto perdite di fatturato con percentuali a due cifre: una media del -70% a novembre, quando per molti giorni siamo stati costretti alla chiusura, e una media del -40% a dicembre. Una situazione che ci spinge ora a chiedere misure forti di sostegno per il settore, come la detassazione delle scorte di magazzino, un aiuto per gli affitti, una moratoria su mutui e prestiti. Altrimenti, tante imprese non riusciranno a sopravvivere. Poi, c’è bisogno di investire nell’innovazione digitale, su ecommerce ma anche social shopping, ovvero il commercio attraverso i social, che è meno oneroso e quindi alla portata di più aziende”.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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