23, Novembre, 2024

Vallombrosa, la prima stima è drammatica: tra 15 e 20mila alberi caduti. E il bosco è ancora impraticabile

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Nei prossimi giorni sarà effettuato un sopralluogo dall’alto con l’elicottero, per valutare meglio non soltanto il numero di alberi effettivamente caduti, ma anche quali siano le condizioni della foresta e la sua pericolosità

Sono più di 15mila gli alberi abbattuti dal vento nella foresta di Vallombrosa: una prima stima drammatica, ma probabilmente destinata a crescere, visto che il Corpo Forestale dello Stato ammette che potrebbero essere anche 20mila. Il bilancio più pesante del maltempo del 5 marzo scorso, sul fronte del patrimonio verde, viene proprio dalle montagne reggellesi. 

Tra le piante stroncate ci sono anche abeti ultracentenari che sono stati sradicati da raffiche che hanno raggiunto picchi di 150 chilometri orari. E una stima più precisa, ad oggi, non è ancora possibile: perché il bosco è per larga parte inaccessibile. "Piante ancora in bilico e pericolanti rendono rischiose molte zone della foresta", spiega Luca Torrini del Corpo Forestale dello Stato, direttore della Riserva biogenetica di Vallombrosa. 

I danni sono incalcolabili. Sia quelli al paesaggio, sia quelli economici: il più colpito infatti è l'abete bianco, da cui si ricavano anche gli alberi di Natale ma soprattutto legname per edilizia, nautica, cartiere, mobilifici e altre industrie. 

Per fare il punto della situazione, e capire davvero quali aree della foresta e della montagna siano ancora pericolosi e a rischio, nei prossimi giorni (tempo permettendo) il Corpo Forestale dello Stato effettuerà una ricognizione dall'alto, con l'elicottero. Solo così sarà possibile capire la portata effettiva della devastazione che ha colpito Vallombrosa. 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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