Di oltre 45 componenti dell’assemblea, il documento finale ha avuto 16 approvazioni. Si defilano coloro che avevano sostenuto Rossi e Ricci alle primarie. Il documento approvato non contiene ancora la lista, che sarà elaborata oggi: ma solo la proposta a Grasso di farne parte
Arriva nella notte l'ulteriore colpo di scena in una vicenda politica che, dal 10 aprile scorso, giorno delle primarie, ha vissuto finora di fibrillazioni e scossoni. L'assemblea del Pd si chiude dopo ore di pesanti discussioni, con un voto al quale non partecipano alcuni dei componenti dell'assemblea stessa: è una spaccatura che si delinea intorno alla partecipazione alla lista del sindaco uscente, Francesco Maria Grasso.
Il documento finale ottiene solo 16 voti a favore, sui 25 presenti (di un'assemblea composta di oltre 45 persone). Si defilano al momento del voto e abbandonano la sala i compontenti di quei gruppi che alle primarie avevano sostenuto la candidatura di Giovanni Rossi (i renziani) e quella di Paolo Ricci (i cosiddetti 'valentiniani'), e non solo.
Quel documento contiene, in sostanza, la proposta concreta a Grasso di far parte della lista del Pd, come d'altronde aveva preannunciato il segretario provinciale Dindalini nella conferenza stampa del pomeriggio. Ne potrebbe essere addirittura il capolista, anche se ancora non è definito.
La lista, infatti, per il momento non c'è. La Commissione che la deve preparare si riunirà oggi, e una volta completata la lista del Pd dovrà di nuovo passare dall'approvazion dell'assemblea, che ancora non è stata convocata. Dai protagonisti della vicenda, per ora, arrivano solo "no comment".
Intanto, però, il sindaco uscente nella notte compie un'altra mossa: cancella la conferenza stampa indetta per questa mattina, per motivi di salute. Rimandata a lunedì pomeriggio, quando probabilmente si conoscerà già l'esito finale di questa contrattazione che sta consumando dall'interno il Partito democratico.