10, Novembre, 2025

Terranuova inaugura la 411ª edizione della Fiera del Perdono. Agricoltura, tradizioni e nuove sfide sociali al centro della manifestazione

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Con l’inaugurazione ufficiale di questa sera, venerdì 26 settembre, in sala consiliare, si sono aperti i festeggiamenti della 411ª Fiera del Perdono, appuntamento che da oltre quattro secoli accompagna la comunità di Terranuova Bracciolini e che anche quest’anno promette di richiamare migliaia di visitatori fino a martedì 30 settembre.

Alla presenza delle autorità civili e religiose, il taglio del nastro ha dato il via a una cinque giorni che unisce memoria storica e vitalità contemporanea. Contestualmente sono state inaugurate le mostre che accompagneranno l’intera edizione: la fotografica “Io sono Terranuova” a cura del gruppo Carpe Diem, l’esposizione di biciclette d’epoca in collaborazione con il Museo del Ciclismo Gino Bartali di Ponte a Ema e la rassegna “Cinquantini in mostra”.

Già dal pomeriggio Terranuova ha cominciato a riempirsi di colori e suoni, con l’apertura del Luna Park, dello spazio “La fortuna di essere qui” in piazza Adige – dedicato a cooking show, laboratori e incontri – e degli stand della Fiera dell’agricoltura e delle macchine agricole in via Ciuffenna e via Tevere. A suggellare l’avvio della manifestazione, lo scoppio dei tradizionali tre botti inaugurali e lo spettacolo di moda al Palazzetto dello Sport a cura di CommArt.

Se oggi è stato il giorno del debutto, da domani, sabato 27 settembre, la fiera entrerà nel vivo con l’apertura completa degli spazi espositivi che animeranno il centro storico e le aree limitrofe: artigianato, edilizia, enogastronomia, innovazione tecnologica, prodotti tipici, tempo libero e veicoli industriali. In via Tagliamento prenderà avvio anche il Mercatino dell’usato e degli hobbisti, ormai appuntamento fisso e molto atteso.

Accanto ai momenti di festa e alle attrazioni popolari, la Fiera del Perdono conferma anche quest’anno la sua identità agricola, cuore storico della manifestazione. Protagonisti saranno la Mostra mercato degli animali da cortile e del Pollo valdarnese, la Fattoria didattica con attività per bambini e famiglie – dal “battesimo della sella” alle dimostrazioni di conduzione delle greggi – e le esposizioni dedicate alle razze bovine e ovicaprine allevate con metodi sostenibili e filiera corta.

Grande attesa anche per gli appuntamenti dello spazio “La fortuna di essere qui”, che nei prossimi giorni proporrà degustazioni, laboratori e incontri su temi cruciali. In particolare, lunedì 29 settembre si terrà il dibattito “Agricoltura, caporalato e agrimafie: il caso della Toscana”, un momento di approfondimento che porterà a Terranuova esperti, sindacati e associazioni impegnate per la tutela del lavoro agricolo e della legalità.

Non mancheranno le competizioni enogastronomiche, come la gara per la migliore porchetta del Perdono, e le grandi esposizioni dedicate alle macchine agricole e al giardinaggio, che confermano Terranuova come punto di riferimento tra le fiere agricole toscane.

Sergio Chienni, sindaco di Terranuova: “Il Perdono è la dimostrazione di come un’intera comunità riesca a mobilitarsi insieme: istituzioni, associazioni, commercianti, tutti lavorano concretamente per la riuscita di una tradizione che oggi raggiunge i 411 anni. Un traguardo prestigioso, che ci riempie di orgoglio ma anche di responsabilità. Il Perdono si respira già dai giorni precedenti: quando iniziano a comparire gli stand, i bambini che chiedono quando apriranno le giostre, il traffico che aumenta perché trovare parcheggio diventa più difficile. È un conto alla rovescia che accompagna la comunità fino a oggi. Questo evento è un momento di riconoscimento collettivo, un’occasione in cui la comunità si ritrova e rinnova la propria identità, ma è anche un momento di accoglienza per chi viene da fuori e desidera condividere con noi questa tradizione.”

Mauro Bronzi, Pro Loco:
“Quest’anno sarà un’edizione un po’ particolare, perché abbiamo introdotto alcune novità rispetto al passato. L’idea è di riproporle anche nelle prossime edizioni, magari ampliandole, perché crediamo possano arricchire ulteriormente la manifestazione. Non voglio svelare tutto in anticipo: preferiamo che chi viene a visitare possa scoprirle direttamente. Ci tengo però a sottolineare un elemento davvero unico: in questa sala è esposta una bicicletta storica, l’unica al mondo. Un motivo in più per invitare tutti a venire a vederla di persona.”

La 411ª edizione si annuncia dunque come un mosaico di tradizione e innovazione, capace di unire spettacoli, cultura, memoria religiosa, gusto e riflessione sociale.

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