28, Marzo, 2024

Tari e pendolari, Grandis (M5S) sull’esito del Consiglio comunale: “Basito dal comportamento dell’amministrazione”

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Due i punti all’ordine del giorno del Consiglio di Reggello su cui si concentrano le critiche del consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Grandis: da una parte la questione della Tari, dall’altra la mozione a sostegno dei pendolari per la quale slitta ancora la discussione

Da una parte la questione delle nuove tariffe Tari, approvate oggi con il nuovo piano dal Consiglio comunale di Reggello; dall'altra la mozione a sostegno dei pendolari del Valdarno, che M5S ha portato già in altri comuni valdarnesi, e per la quale ancora è slittata la discussione. Il consigliere pentastellato Roberto Grandis commenta l'esito del Consiglio comunale e concentra le sue critiche su questi due aspetti. 

"Si è tenuto oggi un consiglio comunale importante, con l'approvazione dell'adeguamento del nuovo Piano strutturale e l'aumento della Tari, grazie anche ai 23mila euro a carico di Reggello per la mancata realizzazione del termovalorizzatore di Selvapiana, supportato da un piano finanziario presentato dal gestore Aer poco chiaro. Dopo l'uscita di Rignano e Figline Incisa, i costi restano e non diminuiscono come dovrebbe accadere con due comuni in meno da gestire, e la riduzione di personale e mezzi che sono passati ad Alia. Comunque alla fine il 5,4% in più per utente non lo toglie nessuno", sottolinea Grandis in una nota.

"Ma se ora paghiamo per un piano regionale dei rifiuti nato morto – aggiunge il consigliere pentastellato – resta ancora un punto preoccupante, quello relativo a "Le Borra": non vorremmo infatti che, non essendo cassato dal Piano regionale, quel terreno venisse in futuro utilizzato per sostituire Podere Rota così che, oltre che economico, il danno diventerebbe anche per la salute dei cittadini".

L'altra questione riguarda invece la mozione di sostegno ai pendolari del Valdarno, già approvata in alcuni consigli comunali. "Sulla mozione dei disservizi ai pendolari rimango basito nel vedere l'atteggiamento dell'amministrazione su un'istanza dei pendolari che, dopo aver avuto un mese di tempo per lavorare a qualsiasi documento, riesce a fare una figuraccia protocollando una sua mozione fuori da termini consentiti dal regolamento. Non contenti, pur di non votare un'istanza dei pendolari, si sono inventati di tutto: dall'idea di far mancare il numero legale a chiedere alle 13,30 la chiusura del consiglio, fino a interventi fiume che hanno esaurito tutto il tempo a disposizione facendo slittare la nostra mozione". 

"Non votare un'istanza dei cittadini solo perché l'abbiamo presentata come Movimento 5 Stelle è una zappata sui piedi, ma va bene così non posso che ringraziare. E non gridate alla strumentalizzazione: ora non ci sono elezioni in vista", conclude Roberto Grandis.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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