07, Luglio, 2025

Tari, approvate in Consiglio comunale tariffe e agevolazioni. Inseriti 150mila euro in più per mitigare i rincari per le famiglie

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il Consiglio comunale di Figline e Incisa ha approvato la scorsa notte, dopo una lunga seduta segnata da numerose discussioni, la nuova tariffa Tari e le relative agevolazioni, con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza.

Il punto in questione è stato illustrato dall’assessore competente Nazareno Betti, che ha spiegato: “L’atto che si va a proporre stasera deriva dal Piano economico e finanziario dell’Ato. Il costo del servizio da coprire per il nostro comune quest’anno è pari a 7 milioni e 522mila euro. La scelta politica di questa Amministrazione è quella relativa alla suddivisione della tariffa: mentre la parte fissa è al 50% tra utenze domestiche e non domestiche, per la parte variabile è stato deciso di porre il 55% a carico delle utenze domestiche, e il restante 45% alle utenze non domestiche, per cercare di sostenere le imprese in un momento di diffusa difficoltà”.

“Questo 5% in più a carico delle famiglie si vanno a mitigare con l’ulteriore stanziamento di 150mila euro che l’Amministrazione ha deciso di impegnare per calmierare gli aumenti, portando così a 180mila euro la cifra totale stanziata. Le agevolazioni vanno principalmente alle famiglie, in base all’Isee, ma in parte minore anche ad alcune imprese che si impegnano su fronti specifici”. Si tratta del risultato di una variazione di bilancio che è stata illustrata dall’assessore Francesca Farini e approvata nel corso della stessa seduta consiliare.

Il capogruppo di Fare Ora, Enrico Buoncompagni: “Con questa approvazione della tariffa si dimostra che la coperta è corta: si aumenta del 5% le utenze domestiche e si diminuiscono del 5% per le attività e il commercio, ma poi si prevede una agevolazione per le famiglie per azzerare quell’aumento. In realtà, si è cercato di mettere una pezza ad una grossa figura fatta nei precedenti consigli comunali, aumentando le agevolazioni e portandole da 30mila a 180mila euro. Se c’è stato questo stanziamento in aumento è sicuramente grazie al Partito Socialista, non penso sia iniziativa del PD. Però da una parte metto i soldi, e dall’altra li rilevo alle famiglie aumentando la quota da pagare. È il gioco delle tre campane. Per questo il nostro voto è contrario a questa ripartizione della tariffa”.

Dal gruppo Alleanza Civica per Figline e Incisa, la consigliera Giulia Mecacci ha chiesto di rivedere il servizio porta a porta, in particolare sul centro storico; il capogruppo Silvio Pittori: “A fronte di un servizio che rincara ogni anno, non ci sono risultati pratici. Montagne di spazzatura nei centri, rumori e confusione durante la notte per il ritiro, una situazione invivibile. Il porta a porta nei centri non funziona”; il consigliere Luca Scrivanti: “Il porta a porta ha un costo sociale altissimo, in termini di disagi per le famiglie e i cittadini. A questo punto, visto che le posizioni del PSI erano molto vicine alle nostre, confidiamo in un ripensamento sulla raccolta porta a porta”.

Enrico Venturi, Fratelli d’Italia: “Sulla Tari c’è un fallimento a livello regionale, ma anche a livello comunale. Avete approvato in giunta, di nascosto, la Taric, e avete dato atto che si va avanti con il porta a porta nel centro storico. In una situazione critica come quella attuale questa Amministrazione non ha pensato a studiare modelli di raccolta alternativi per ridurre il costo agli utenti”.

Il vicesindaco Umberto Ciucchi ha risposto ad alcune di queste sollecitazioni: “Che la coperta sia corta, siamo d’accordo. Ma vorrei sottolineare che da 30mila euro siamo passati a 180mila euro di agevolazioni per le famiglie con Isee inferiore a 20mila euro, mentre per le attività economiche abbiamo scelto di scendere al 45% della parte variabile. È una scelta politica di questa Amministrazione: sosteniamo le famiglie che ne hanno più bisogno, e non quelle che hanno Isee più alti. E per quanto riguarda il porta a porta: ritengo che il modello per il centro storico vada rivisto, con uno studio approfondito per togliere disagi che sono reali”.

Sulla necessità di rivedere il servizio porta a porta nel centro storico si sono pronunciati a favore anche i consiglieri di maggioranza Cencetti (PSI) e Bigi (Insieme per Valerio Pianigiani Sindaco), specificando però che il servizio porta a porta per alcune zone ha portato benefici, così come per migliorare la quota della differenziata prodotta. L’assessore Betti ha detto che prenderà l’impegno di verificare il funzionamento del porta a porta.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati