Il sindaco di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli, e l’ex sindaco di Piandiscò, Nazareno Betti, ribadiscono l’importanza di tagliare i 140 pini di viale Alcide de Gasperi per motivi di sicurezza. Betti: “Hanno causato tantissimi problemi. L’amministrazione da me diretta aveva nel cassetto, sin dall’inizio, il progetto di toglierli tutti come abbiamo fatto a Faella”
Una decisione sofferta ma necessaria per la sicurezza dei cittadini. Enzo Cacioli, sindaco di Castelfranco Piandiscò, ribadisce l'inevitabilità della decisione di tagliare i 140 pini di viale Alcide de Gasperi. Una decisione presa, con un'ordinanza, dalla protezione civile. A confermare l'importanza della scelta è anche l'ex sindaco di Piandiscò, Nazareno Betti, che ricorda quanto quegli alberi avessero causato già problemi in passato.
Il sindaco di Castelfranco Piandiscò, che confessa di non aver ancora visto il nuovo volto di viale De Gasperi, spiega che presto l'area avrà una nuova veste dopo l'abbattimento di tutti i pini.
"I lavori stanno andando avanti celermente perchè con l'ordinanza dirigenziale la protezione civile ha affidato gli interventi con urgenza. L'abbattimento dei pini è progressivo: io ancora non ci sono stato, mi crea un pò di sofferenza vedere il viale spoglio. Cerco di immaginare come sarà domani. Invece che lamentare la distruzione dei pini, cosa che dispiace a tutti, vogliamo aprire un concorso di idee per poter dare, con l'aiuto dei cittadini, una nuova veste e una nuova immagine al paese, un volto più sicuro che garantisca alle famiglie e ai bambini di muoversi nel viale tranquillamente".
"Noi affideremo presto le opere di ricostruzione con i fondi a disposizione chiedendo alla Regione di inserire l'intervento tra quelli prioritari, abbiamo chiesto 8 milioni di euro di danni e la valutazione risponde alle esigenze del territorio. È stato un bollettino di guerra. Questo è stato il comune più colpito tra quelli del Valdarno".
Sulla necessità di tagliare quei pini interviene anche Nazareno Betti, ex sindaco di Piandiscò, che ricorda quanto già negli anni passati avessero causati danni.
"Hanno causato tantissimi problemi. L'amministrazione da me diretta aveva nel cassetto, sin dall'inizio, il progetto di toglierli tutti come abbiamo fatto a Faella. Poi per motivi economici la Provincia che si era dimostrata disponibile non ci aiutò. Io condivido che togliere un albero non è cosa che si fa a cuor leggero, ma domandiamoci: se questo evento catastrofico fosse avvenuto di giorno invece che dalle 4 del mattino cosa sarebbe successo? Io penso che dobbiamo rispettare la natura ma prima di tutto dobbiamo rispettare gli uomini, le donne, i bambini".
Betti, poi, sposa la scelta dell'amministrazione comunale e appoggia il sindaco.
"L'arredo delle nostre città pensato negli anni '70 non era un grande arredo urbano. Io faccio i miei auguri al sindaco che si trova in gravi difficoltà: la scelta fatta, anche se scaturita da un'ordinanza, è stata molto sofferta ma credo che un sindaco e la sua giunta debbano scegliere e hanno fatto bene a farlo. Bravo".
Infine un commento sulla presa di posizione dell'opposizione che ha parlato di scempio e che ha richiesto l'intervento del corpo forestale dello stato.
"Ho avuto un'opposizione abbastanza dura anche io nei miei dieci anni ma non ho memoria che quando ci sono stati disastri si sia messa a fare congetture che non sono, secondo me, istituzionali. Credo che una comunità si dovrebbe stringere e stare unita. Devo dire che certe considerazioni su alcune questioni sono intelligenti e opportune, quella invece nei confronti del taglio dei pini penso che sia un errore sul quale l'opposizione farebbe bene a riflettere. Le istituzioni e i cittadini passano davanti a tutto".