26, Aprile, 2024

Spacciava dagli arresti domiciliari: i carabinieri lo arrestano per la terza volta e viene sottoposto alla stessa pena

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A scoprire l’uomo sono stati i carabinieri del. nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Giovanni

Scoperto a spacciare dagli arresti domiciliari viene arrestato per la terza volta per detenzione di spaccio di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, giudicato con rito direttissimo e mandato di nuovo ai domiciliari. A scoprire l'uomo, un albanese, disoccupato, sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Giovanni.

L’uomo fu sorpreso a spacciare droga da casa già una prima volta, diversi mesi fa, proprio mentre si trovava agli arresti domiciliari a Montevarchi. Fu trasferito in carcere ma dopo qualche mese è riuscito ad ottenere nuovamente la misura degli arresti domiciliari, questa volta a San Giovanni Valdarno nell’abitazione intestata ad una anziana signora e in cui abita anche il figlio tossicodipendente.

Sottoposto ai normali controlli per chi è agli arresti domiciliari, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, è stato trovato in possesso di poco meno di sei grammi di cocaina e quasi di un grammo di “crack” oltre ad un bilancino di precisione. Nel corso della perquisizione sono stati denunciati anche il figlio della proprietaria della casa, poiché trovato in possesso di quasi un grammo di cocaina, e la giovane fidanzata dello spacciatore, una disoccupata italiana con qualche piccolo precedente, trovata in possesso di un telefono cellulare, posto sotto sequestro. 

Lo spacciatore albanese è stato dunque arrestato per la terza volta consecutiva per lo stesso reato e giudicato con rito direttissimo: è stato sottoposto di nuovo agli arresti domiciliari nella stessa abitazione dove qualche ora prima era stato sorpreso a spacciare, in attesa dell’eventuale adozione da parte dell’autorità giudiziaria di un aggravamento della misura detentiva che porterebbe l’uomo nuovamente in carcere.

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