L’assessore Filippo Casini traccia il punto della situazione sul fronte del sociale, con le difficoltà delle famiglie, e su quello delle aziende e delle attività che sono state più colpite dal lockdown e dai provvedimenti di chiusura. “Con i servizi sociali, abbiamo registrato un aumento dei casi seguiti: per il 2021 manteniamo alta l’attenzione con sostegni concreti”
Da una parte le difficoltà delle famiglie, che hanno visto diminuire il reddito familiare; dall'altra i problemi delle attività produttive, in particolare quelle della ristorazione ma ovviamente non soltanto. Il 2020 ha colpito duramente, e il 2021 sarà un anno ancora faticoso. Ne è cosciente l'amministrazione comunale di Castelfranco Piandiscò, che tra l'altro ha visto aumentare i casi seguiti dai servizi sociali, come spiega l'assessore Filippo Casini.
"L'anno appena concluso – afferma – è stato molto critico sia dal punto di vista del sociale, sia dal punto di vista delle attività produttive, fortemente colpite da crisi e mancanza di liquidità, dovute alle chiusure nel primo lockdown ma poi anche quelle delle varie zone gialle, arancioni o rosse di fine anno. Il 2021 si prospetta simile al precedente, sul fronte delle difficoltà sociali ed economiche".
"Come amministrazione comunale – continua Casini – abbiamo cercato di stare vicini sia alle attività produttive, sia alle famiglie in difficoltà. Abbiamo dato delle agevolazioni economiche, come ad esempio per Tari e Cosap, e abbiamo l'obiettivo di riproporre queste misure anche nel 2021, in particolare per il settore della ristorazione e somministrazione che è ancora interessato da importanti chiusure".
"Dal punto di vista sociale, come amministrazione di centrosinistra, il nostro obiettivo è di stare sempre dalla parte dei più deboli e delle persone in difficoltà, appoggiando e supportando quelle famiglie che hanno subito di più l'effetto della crisi. Abbiamo visto con i servizi sociali che il numero di persone seguite è purtroppo cresciuto nel 2020 – conclude Casini – e ci aspettiamo purtroppo, anche se speriamo di no, ad affrontare nuovi casi nel corso del 2021, in seguito ad esempio alla fine del blocco dei licenziamenti o del blocco degli sfratti".