Alla scuola media Leonardo Da Vinci di Figline i bambini non torneranno in classe a settembre: il comune di Figline e Incisa, infatti, ha deciso di anticipare di un anno i lavori di adeguamento statico che erano previsti per l’annualità 2023/2024. La scuola, lo ricordiamo, era stata chiusa a maggio dopo una nota della Regione Toscana che evidenziava potenziali criticità sul comportamento statico dell’edificio in base a modelli teorici.
Nel frattempo l’Amministrazione ha fatto eseguire dei saggi tecnici sull’edificio: saggi che non hanno rilevato rischi immediati, ma alcune criticità sono comunque emerse. Nel dettaglio, i rilievi e le prove di carico hanno evidenziato l’esistenza di quattro tipi diversi di solai, di cui due rispondenti ai parametri e due parzialmente inidonei rispetto alle norme vigenti, seppur senza presentare rischi dal punto di vista della loro tenuta. Sul certificato di idoneità statica rilasciato dalla ditta che ha eseguito le perizie si documenta la possibilità di utilizzare gli ambienti apportando delle limitazioni di carico sui due parzialmente inidonei (che sopportano rispettivamente 2 e 2.50 tonnellate per metro quadro anziché 3 come richiedono le norme).
“Si tratta, però – hanno spiegato la sindaca Giulia Mugnai e il vicesindaco Enrico Buoncompagni – di una struttura datata che, pertanto, necessita di adeguamenti rispetto alla molto più recente normativa vigente, funzionale a garantire alti livelli di sicurezza degli edifici scolastici elevando i parametri minimi da rispettare e i livelli di carico per garantirla al meglio”. Da qui la decisione di anticipare il progetto di adeguamento antisismico della scuola, che ha già ottenuto un finanziamento di 1,3 milioni di euro di fondi PNRR su un totale di 2,5 milioni di costi complessivi.
“Come Amministrazione comunale – continuano Mugnai e Buoncompagni – abbiamo deciso di anticipare di un anno scolastico l’intervento di adeguamento antisismico già programmato e di effettuarlo nell’anno scolastico 2022/23 anziché nel 2023/24. L’ufficio tecnico è già a lavoro per portare avanti gli step progettuali che consentiranno, entro fine anno, di far partire i lavori, in modo da occupare l’edificio con il cantiere solo per il prossimo anno scolastico”.
E intanto si cerca una sede alternativa dove ripartire a settembre con le lezioni per tutte le classi: “Oltre alla nuova collocazione della segreteria – ha spiegato l’assessora alla scuola Francesca Farini – sono allo studio soluzioni alternative (diverse da quelle tampone attuali) che consentiranno ad alunni e personale scolastico di riprendere le lezioni in un unico luogo. Per raggiungere questo obiettivo ed individuare presto la soluzione più consona alle esigenze di scuola e famiglie sono già in corso vari sopralluoghi, in seguito ai quali ci confronteremo con la dirigente scolastica e il Consiglio d’Istituto, in modo da comprendere quale delle ipotesi individuate sia la migliore anche dal punto di vista didattico. Subito dopo incontreremo anche i genitori degli alunni coinvolti, in modo da informarli sia sulle soluzioni didattiche individuate che sui lavori che saranno eseguiti il prossimo anno scolastico”.