Dopo la confusione di venerdì scorso a causa delle neve la lista civica chiede spiegazioni al dirigente scolastico: il Comune non ha emesso alcuna ordinanza di chiusura ma dalla scuola alcuni bambini sono stati rimandati a casa
Confusione venerdì scorso a causa delle neve all'istituto comprensivo Giovanni XXIII di Terranuova. La lista civica Terranuova in Comune scrive al dirigente scolastico per avere spiegazioni.
“Abbiamo chiesto di conoscere ufficialmente le motivazioni per le quali venerdì mattina sono stati creati molti disagi agli alunni e alle loro famiglie, a causa di una errata informazione circa la chiusura imminente delle sedi scolastiche – afferma Terranuova in Comune – Motivazioni che chiediamo di ricevere per iscritto o tramite comunicazione diretta al consiglio comunale".
"Siamo stati contattati da molti genitori arrabbiati perché, pur avendo già accompagnato i bambini a scuola, hanno contattato la segreteria scolastica per avere informazioni più precise e sono stati invitati dal personale scolastico a riprendere i loro figli in quanto a breve tutte le sedi scolastiche sarebbero state chiuse. Quindi molti genitori hanno dovuto assentarsi dal lavoro per organizzarsi al meglio e fronteggiare il nuovo disagio. Non solo, ma alcuni alunni che sono arrivati in ritardo a scuola, anche a causa delle difficoltà di circolazione su strada, sono stati rimandati indietro, ossia non hanno potuto raggiungere le classi".
"Abbiamo contattato l’ufficio scuola del Comune e lo stesso sindaco di Terranuova visto che nessuna ordinanza di chiusura delle sedi scolastiche era stata emessa dal primo cittadino. E ci hanno rassicurato che niente di tutto ciò era il frutto di un’autorizzazione comunale. Anzi, attraverso un avviso pubblicato sul sito internet del Comune veniva garantita l’accoglienza e la custodia di tutti gli alunni con sospensione solo del trasporto scolastico sul territorio comunale. Dopo, tutti hanno appurato, con somma sorpresa, che la scuola non ha mai chiuso. È rimasta regolarmente aperta per tutto l’orario previsto di lezione con fornitura regolare anche del servizio mensa".
"Nessuno, a nostro giudizio, può chiamarsi fuori dalle responsabilità dell’accaduto, soprattutto perché si è trattato di un chiaro invito alla interruzione di pubblico servizio, e per cause futili, ossia dovute a una spruzzata di neve. Un malcostume che non può passare inosservato dato che ha creato molti disagi alle famiglie e che consideriamo altamente diseducativo proprio nei confronti dei ragazzi stessi”
