28, Dicembre, 2024

Sbandieratori, mezzo secolo di orgoglio valdarnese. Al via i festeggiamenti per le nozze d’oro

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Gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri fiorentini festeggiano mezzo secolo di attività: “Una storia di amicizia e di bandiere”. Sabato iniziano i festeggiamenti per questa importante ricorrenza. Tanti gli appuntamenti in programma per celebrare la storica e attivissima realtà valdarnese che in questi anni ha registrato numeri da record.

Mezzo secolo di vita, incantando il mondo. Il 2015 è l’anno degli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri fiorentini, storica associazione di Figline e Incisa Valdarno che festeggia le “nozze d’oro”. Nei prossimi giorni il via ad un calendario di iniziative che si concluderà ad ottobre. Oggi, di ritorno da un'esibizione in Francia, hanno presentato il ricco programma che vedrà protagonista la storia valdarnese.
 
“Siamo davvero felici di poter presentare questa prima iniziativa dei festeggiamenti per il nostro 50° anniversario – hanno spiegato Andrea Camiciottoli, Giuliano e Alessandro Mini – E’ stato un lavoro che ci ha impegnato a lungo e che racconta una storia bella,una storia di amicizia e di bandiere. Invitiamo quindi tutti i cittadini a tutte le altri manifestazioni che organizzeremo nel 2015”.
 

La prima si terrà sabato 28 febbraio alle 16 al Palazzo Pretorio ed è la presentazione del libro “Storia di Amicizia e di Bandiere”, una raccolta fotografica che ripercorre le tappe fondamentali di questi 50 anni attraverso curiosità, aneddoti e tante immagini inedite. E poi i volti di ciascun sbandieratore, ben 450 foto che con pazienza certosina gli archivisti del gruppo hanno fatto riemergere dall’armadio dei ricordi di intere generazioni di figlinesi e incisani. Alla presentazione interverranno la sindaca Giulia Mugnai, l’onorevole David Ermini, lo storico Bruno Bonatti, Padre Costanzo Paracchini dei Frati Francescani di Figline, il socio fondatore Giuliano Mini, la presidente onoraria Mirella Pignatelli e il presidente in carica Stefano Torricelli.

Il libro, realizzato con il contributo del Consiglio regionale della Toscana e il patrocinio del Comune, sarà a disposizione in occasione della presentazione di sabato e poi solo su prenotazione inviando una mail a info@sbandieratori.it.
 
Sempre l’associazione ha già fissato la data per l’inaugurazione di una mostra fotografica, che si terrà sempre al Palazzo Pretorio di Figline sabato 4 aprile. Un altro appuntamento sarà il 30 maggio, quando sul centro storico di Figline calerà un’atmosfera medievale in cui gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini si esibiranno insieme ad altri gruppi provenienti da diverse parti d’Italia regalando un vero e proprio spettacolo coordinato dal regista Maurizio Panici con la partecipazione della Pro loco e delle 4 contrade storiche di Figline. Ultima data per queste “nozze d’oro” sarà il 4 ottobre. Una sorpresa che gli sbandieratori non vogliono ancora svelare, ma che sarà celebrativa del patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi.

 

“Quando abbiamo incontrato per la prima volta gli sbandieratori abbiamo avuto una sensazione immediata, diretta, senza filtri, cioè quella di un gruppo veramente unito – hanno sottolineato la sindaca Giulia Mugnai e l’assessore alla Promozione del territorio, Lorenzo Tilli – Ed è stato bello ripercorrere insieme a loro il senso dell’attesa nel realizzare la prima bandiera, la tensione della prima esibizione e l’orgoglio di rappresentare l’Italia ai Mondiali di calcio di Germania 1974. Anche noi siamo orgogliosi di loro e contenti di festeggiare insieme ai cittadini questi primi 50 anni della loro attività, 50 anni che in parte sono la storia della nostra comunità”.
 

I numeri del resto parlano da soli e sono impressionanti: dal 1965 hanno collezionato 1510 esibizioni in tutto il mondo. Dalla piazza Ficino di Figline le bandiere, le chiarine e i tamburi hanno volato in Giappone, Stati Uniti, Russia, Francia (proprio oggi sono di ritorno da Chalon sur Saone), fino ad approdare nei nuovi stati motore dell’economia del terzo millennio, Cina ed Emirati Arabi Uniti per una media pari a 2,50 trasferte al mese.
 
Invece il numero 8 è la media dei giorni che ogni mese, a rotazione, capitani, sbandieratori e musici sono stati impegnati in esibizioni e trasferte fuori sede. Mentre è di 6600 il totale delle sedute di allenamento per prepararsi a questi eventi (calcolate in ore sono 14400 ore, 600 in giorni).
 
Adesso gli sbandieratori contano 100 iscritti attivi, con un continuo rinnovamento generazionale che porta al gruppo forze sempre fresche ma anche graditi ritorni, che testimoniano la vitalità di un’associazione che ha fatto davvero la storia di Figline e Incisa Valdarno. Nati nel 1965 da un’idea di Padre Ermenegildo Zurlo, Vittorio Dini e Giuliano Mini, gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini entrano subito nella Federazione Antichi Giochi e Sport della Bandiera ottenendo subito un grande successo con il campione Realdo “Celestino” Toso, vincitore dei campionati del mondo in cui stabilì i record (ancora imbattuti) di lancio in alto ed in lungo della bandiera: proprio a lui nel 2011 il Comune consegnò un premio alla carriera in occasione della prima edizione della Festa dello sport della città.
 
Seguono la collaborazione con il Calcio Storico Fiorentino (dal 1968 al 1973), la partecipazione alla Partita a Scacchi viventi di Marostica (dal 1970 ad oggi) e ai Mondiali di Calcio (Germania 1974, Spagna 1982, Francia 1998) e le prime uscite in tutto il mondo per promuovere la Toscana sotto l’egida della Regione.
 
E il terzo millennio anche per il gruppo folkloristico valdarnese è l’anno che segna lo sbarco nella Rete: è il primo a registrare il dominio internet www.sbandieratori.it, che nel 2003 è letteralmente preso d’assalto per seguire le gesta di Kenta, un giocatore professionista del campionato di baseball giapponese che arriva in Italia con le telecamere di un reality del Sol Levante: in una settimana deve imparare a sbandierare e al 7° giorno, grazie alla tenacia e alla pazienza dei portabandiera figlinese, si esibisce vincendo questa curiosa scommessa.
 
Insomma, un gruppo vivo, attivo e soprattutto unito, che non ha mai smesso di guardare al futuro.
 

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