07, Luglio, 2025

Riaperti gli scavi sul sito archeologico de La Rotta di Figline: alla ricerca delle radici etrusche del territorio

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Si è riaperto da un mese circa il sito archeologico etrusco a La Rotta di Figline: gli archeologi sono tornati a scavare, sotto la guida della Soprintendenza, con l’obiettivo di portare alla luce nuovi elementi che possano aiutare a raccontare ancora meglio la presenza etrusca in questa zona di Valdarno. Uno scavo prezioso proprio per quello che ha testimoniato e continua a testimoniare, ovvero la presenza di un importante sito etrusco attivo per un lungo arco di tempo: i reperti rinvenuti finora permettono infatti di datare questo sito fra la prima metà del VII secolo a.C. fino al II secolo a.C., e da questo punto di vista è unico in tutto il Valdarno superiore. Sono stati ritrovate alcune strutture murarie, principalmente quelle che erano le ‘fondazioni’ realizzate dagli etruschi; parte di alcuni muri che componevano le strutture; alcuni elementi di fornace, soprattutto un grande scarico di fornace, con materiali ceramici scartati ad esempio perché mal cotti; ed altre tipologie di oggetti per i quali si ipotizza la presenza di un tempio e di una casa signorile.

La scoperta del sito risale al 1999, da parte di due membri di quello che diventerà poi l’Archeclub del Valdarno Superiore. I primi saggi sono del 2000, poi sono state eseguite campagne di scavo non continuative fino al 2008; una seconda tornata di scavi fra il 2013 e il 2014. Da allora il sito è rimasto chiuso fino a maggio di quest’anno, quando è partita una nuova campagna di scavi, resa possibile grazie ad un cospicuo finanziamento da parte del Ministero della Cultura. Tra il Comune di Figline e Incisa Valdarno, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e l’Archeo Club Valdarno Superiore è stato stipulato un accordo di collaborazione.

Spiega il dottor Pierluigi Giroldini, Funzionario Archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato: “Abbiamo riaperto l’area di scavo de La Rotta, dopo uno stop di circa dieci anni, grazie a fondi del Ministero gestiti dalla Soprintendenza. Questo sito ha restituito negli anni evidenze importanti per molti motivi: prima di tutto è testimonianza di un sito etrusco attivo e occupato per lungo periodo; poi per i materiali che qui si trovano. Abbiamo trovato infatti tracce probabilmente di un luogo di culto, un tempio, particolarmente significativo per questa zona; e forse in precedenza della costruzione di una casa signorile, di proprietà di una famiglia della nobiltà, che da qui poteva gestire il proprio potere controllando l’area circostante. Per il V secolo a.C. abbiamo trovato inoltre tracce di attività ceramica, evidenze che indicano la presenza di fornaci: era già emerso nella fase di scavo del 2013-2014, altre tracce le stiamo trovando in questi giorni e confermano la presenza di questa fornace attiva”.

“Sullo scavo – conclude Giroldini – opera la ditta AdArte di Rimini, incaricati dalla Soprintendenza, con il supporto logistico e l’aiuto per alcune attività dell’Archeoclub del Valdarno Superiore, che ha sempre offerto il proprio contributo fondamentale all’andamento dello scavo, a partire proprio dalla sua scoperta. Dovremmo arrivare a chiudere la campagna di scavo nei primi giorni di luglio, ma speriamo di poter far ripartire lo scavo in un secondo momento, se riusciamo ad accedere ad ulteriori finanziamenti”.

Il sindaco di Figline e Incisa, Valerio Pianigiani, ha ricordato l’importanza di questo sito archeologico per il territorio, aprendo anche alla possibilità di pensare ad un museo per esporre i tanti reperti raccolti negli anni: “Per noi questi scavi hanno un valore importante. La presenza di un sito etrusco a Figline è da valorizzare: negli anni l’Archeoclub ci ha stimolato ad andare avanti, ed è importante andare avanti in questo senso. Gli scavi costano, non è sempre semplice attivarli: ci auguriamo che da questa campagna di scavi emergano elementi importanti. E abbiamo pensato a delle visite guidate perché i cittadini abbiano la possibilità di scoprire questa presenza. Sarebbe un valore aggiunto, anche per il turismo, se riuscissimo ad aprire un museo: c’è tanto materiale importante emerso anche dalle precedenti campagne di scavo, e il sito archeologico con un museo a Figline sarebbe un arricchimento per il territorio”.

Venerdì 20 e sabato 21 giugno si terrà l’iniziativa “Una finestra sulla storia”, che permetterà le visite allo scavo da parte della cittadinanza. Il link per prenotarsi è questo. 

Spiega l’assessore alla cultura, Rachele Ermini: “Il comune di Figline e Incisa è entusiasta di aver preso parte a questo patto di collaborazione, che lo vede attivo nella promozione e valorizzazione di questo importante patrimonio culturale. Per questo, nelle date di venerdì 20 e sabato 21 giugno, con tre turni a giornata, il sito sarà aperto a tutta la cittadinanza, e sarà possibile osservare dal vivo l’indagine archeologica con la guida degli esperti di Archeoclub e AdArte”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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