08, Ottobre, 2024

Pronto per la partenza il gruppo dell’Isis Vasari. Riflessioni e aspettative

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Dal 2002, anno della sua istituzione, l’iniziativa organizzata dalla Regione Toscana, ha portato in Polonia ad Auschwitz settemila studenti toscani. 500 sono quelli in partenza quest’anno

Ci sono anche otto studenti e un’insegnante dell’Isis Vasari di Figline sul Treno della Memoria che da Firenze Santa Maria Novella raggiungerà la Polonia, Auschwitz e Cracovia in particolare, per un viaggio attraverso gli orrori dei campi di concentramento e di sterminio della seconda guerra mondiale. Cinque giorni durante i quali i ragazzi potranno toccare con mano quella tragica parte della nostra storia.

Dal 2002, anno della sua istituzione da parte della Regione Toscana, Il Treno della Memoria ha portato ad Auschwitz settemila studenti. Quest’anno, l’iniziativa che ha cadenza biennale, è alla sua decima edizione ed è dedicata allo scrittore Primo Levi, testimone dello sterminio all’interno dei campi di concentramento. Partiranno con gli studenti anche il presidente della Regione Enrico Rossi, la vicepresidente Monica Barni e l’assessore Cristina Grieco, oltre ad alcuni sopravvissuti che porteranno la loro testimonianza.

Dall’Isis Vasari prendono parte al Treno della Memoria otto studenti, sei ragazze e due ragazzi, che frequentano il liceo scientifico, l’alberghiero e il tecnico e costruzioni. Sono accompagnati dalla professoressa Simona Nocentini, docente di italiano e storia dell’alberghiero. Queste sono le riflessioni e le aspettive dei ragazzi.

 

Viviana: “È qualche giorno che sono emozionata per la partenza; non so cosa aspettarmi e soprattutto non so come reagirò! Sento di essere “privilegiata” rispetto ad altre persone perché avrò la possibilità di vedere e sentire le testimonianze, e avrò il compito di trasmettere tutto quello che imparerò. Ho un compito e cercherò di rispettarlo sempre”.

Gaia: “Posso dire che in questo momento provo varie emozioni messe insieme perchè mi sento sia un po’ in ansia per il viaggio soprattutto per la paura di aver dimenticato qualcosa, sia una grande gioia. Non vedo l’ ora di arrivare ad Auschwitz. Ancora non ci posso credere. Io Gaia Salvadori sono stata selezionata per questa avventura insieme ad altri ragazzi e ragazze di tutta la Toscana! Sono davvero onorata per questa bellissima occasione che ci offre la Regione, le sono infinitamente grata. Questa sarà una di quelle esperienze che io racconterò con orgoglio ai miei figli perchè sono sicura che me la porterò dietro come un bagaglio personale che mi servirà a crescere ma soprattutto come un bagaglio culturale. Vedrò con i miei occhi cose che poche persone adesso sono in grado di raccontare, cose che hanno cambiato l’ intera umanità. Ovviamente ho portato un diario per poter annotare le cose più importanti, ciò che mi servirà per documentare questa esperienza perchè già so che i miei professori giustamente vorranno sapere cosa ho visto e io sarò più che onorata di potergli raccontare tutto”.

Ilaria: “L’emozione di questi giorni prima della partenza si è trasformata in agitazione, ansia e felicità. Non vedo l’ora di partire anche se so che non sarà un’esperienza facile da vivere ma sarà sicuramente toccante ed educativa. Sono sicura che una delle cose che mi rimarrà più impressa saranno le testimonianze oltre che l’immagine dei campi”

Sara: “Le mie aspettative per quest’esperienza sono tantissime. Sono molto agitata dal fatto di poter ascoltare le testimone di dolore e sofferenza degli ex deportati, del poter camminare nei luoghi dei massacri e del sentire i vari odori o vedere i vari oggetti lasciati lì dopo le terribili vicende accadute… già all’idea di tutto questo mi vengono i brividi e i lucciconi agli occhi ma dall’altro lato sono super eccitata di poter fare un’esperienza così importante che,sono pochi di noi hanno avuto l’occasione di fare e per questo mi sento davvero fortunata e felice di affrontare questo “duro” ma sicuramente indelebile viaggio che mi “porterò dietro” per tutta la vita e, che mi permetterà ancor più di capire per poi trasmettere ai miei coetanei le ingiustizie e lo squallore che la mente umana è arrivata a fare”.

Pietro: “Oggi è una giornata particolare, ho una sensazione di curiosità e preoccupazione, come se il tempo non fosse mai abbastanza sufficiente. Il pensiero di partire verso nuovi luoghi mi enfatizza assai. Questo è sicuramente una nuova esperienza, che trasmetterà emozioni che odiernamente non vengono percepite. La scuola, i colleghi, compagni, l’ambiente scolastico per una settimana saranno messi in pausa, permettendo di aprire un nuovo capitolo alle nostre monotone vite. Anche se sono un po’ titubante nel lasciare la mia amata Firenze, darci un taglio non farà del male”.

Valeria: “Come ogni volta prima di partire sono in preda all’ansia e agitata perché ho sempre paura di non prendere tutte le cose necessarie e di scordare qualcosa. Per quanto riguarda le aspettative sono alte perché credo sia un viaggio che mi permetta di crescere e penso che non mi deluderà, sarà un’esperienza indimenticabile e incredibile nel vero senso della parola”.

 

 

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