24, Aprile, 2024

Professionista dello “smishing” denunciato dai carabinieri: attenzione ai falsi sms del servizio home-banking

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La truffa stata scoperta dai carabinieri di Levane. Alla vittima erano stati portati via dal conto 15mila euro

Era riuscito a truffare una 40enne di Levane clonando il suo servizio home-banking e portandole via dal conto 15mila euro. La donna ha subito denunciato il raggiro e i carabinieri della stazione levanese, dopo un'indagine lampo,  hanno identificato e denunciato l'uomo alla Procura della Repubblica di Arezzo per tentata truffa aggravata.

L'uomo è considerato un vero e proprio professionista dello "smishing", una manipolazione dei servizi home-banking, divenuti ormai il terreno di caccia prediletto dei truffatori di tutta Italia. "Si tratta – copme spiegano i carabinieri –  di una tecnica di frode che costituisce un’evoluzione del fenomeno del “phishing”, diffuso già da diversi anni: mentre il primo era incentrato sull’inoltro di e-mail, contenenti il logo di un istituto di credito, con le quali alle ignare vittime veniva richiesto di fornire dati sensibili, oggi il sotterfugio più diffuso è quello di avanzare le medesime richieste fraudolente tramite l’invio di sms: le vittime ricevono un link e vengono indotte ad aprirlo per collegarsi ai servizi online della banca. In realtà ciò a cui accedono altro non è che un sito 'parallelo', una sorta di clone dell’istituto bancario, nel quale riversano le proprie informazioni più riservate, consegnandole di fatto ai truffatori seduti dall’altro lato dello schermo".

La 40enne di Levane si è accorta che l’app per la gestione del servizio di home-banking, installata sul proprio smartphone, non funzionava più. Dopo pochi minuti dalla constatazione del malfunzionamento, ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è presentato quale operatore del servizio clienti del suo istituto di credito. Con una parlantina convincente, col pretesto di voler risolvere il malfunzionamento tecnico, è riuscito a farsi consegnare le credenziali per la gestione del servizio di home-banking e nelle ore successive le ha utilizzate per effettuare un bonifico in proprio favore di 15.000 Euro.

La donna, insospettitasi e resasi conto del raggiro, ha annullato il bonifico e si è rivolta ai carabinieri di Levane che, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima, sono riusciti a ricostruire la truffa. Le indagini sono continuate e, dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del truffatore, un pregiudicato rumeno con precedenti specifici per questa modalità di truffa.

 

 

 

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