29, Marzo, 2024

Ponte Catolfi, Futuro Comune replica al vicesindaco: “Dai tempi al costo, restano molti interrogativi”

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Il gruppo di opposizione interviene sulla discussione nata intorno ai lavori in corso al Ponte Catolfi e all’opportunità di un’alternativa per la viabilità

"Ringraziamo la maggioranza per la chiara risposta tecnica espressa sui social e nelle testate giornalistiche, che ci ha messo a conoscenza di aspetti che, nonostante la nostra presenza in consiglio, non erano stati condivisi in toto. Tuttavia restano degli  interrogativi nei confronti del progetto sul ponte". Così Futuro Comune, il gruppo di opposizione a Laterina Pergine, guidato da Stefano Bellezza, interviene sul dibattito nato intorno ai lavori al Ponte Catolfi, demolito per ricostruirlo in sicurezza. 

"Da un lato – spiega Futuro Comune – la nostra attenzione si concentra sul costo della struttura: inizialmente il totale dei lavori doveva aggirarsi intorno ad 1,2 milioni di euro, ad oggi, a causa di due varianti già approvate dalla maggioranza si parla di circa 1,7 milioni, 500mila euro in più (40% circa) che in parte cadranno direttamente sulle spalle dei nostri concittadini, e in parte sulla Regione Toscana e quindi sempre su di noi".

"Dall'altro lato – prosegue il gruppo di opposizione – ci sono i tempi della sua realizzazione che sono notevolmente slittati: si parlava di fine lavori per il 30/07/2020, poi slittato al 31/10/2020 ed ora al 31/12/2020. E si parla di fine lavori, se tutto va bene, e non di riapertura al traffico del ponte che richiderà altri mesi per i dovuti collaudi. Abbiamo sempre sostenuto anche in campagna elettorale che uno dei punti più importanti  per la nuova  amministrazione sarebbe stata la realizzazione del nuovo ponte".

Da qui la riflessione sull'ipotesi di una soluzione di viabilità provvisoria: "Per questo, forse, si poteva pensare, in fase di pianificazione del progetto, ad un ponte in acciaio provvisorio che avrebbe permesso il libero passaggio da un paese all’altro e concesso ai nostri concittadini di non cambiare le loro abitudini e di raggiungere il luogo di lavoro nei tempi previsti; visto che la realizzazione di un nuovo ponte accanto al vecchio, come avevamo chiesto in passato come opposizione (della quale faceva parte l'attuale vicesindaco), e che non avrebbe comportato tutti questi disagi, era stata invece scartata dalle precedenti amministrazioni, perché a loro detta ritenuta troppo costosa dalla Regione Toscana che finanziava l'opera".

"Oggi, visto il costo a cui è arrivato il ponte sarebbe stato sicuramente più economico e più semplice da realizzare. Sappiamo anche noi – aggiunge Futuro Comune – che la costruzione di un ponte in acciaio provvisorio avrebbe comportato dei costi aggiuntivi  e riteniamo che il compito degli amministratori sia quello di non sprecare inutilmente i soldi pubblici. Ma quando si amministra si deve sempre tener presente anche la ricaduta che le nostre decisioni comportano sui cittadini. Crediamo che nessuno abbia quantificato il danno economico che i singoli cittadini, le attività commerciali e le aziende hanno subito e subiranno con la chiusura del ponte per oltre un anno. Questo danno andrebbe sempre quantificato e messo nella bilancia dei costi. Pertanto siamo convinti che la realizzazione di un ponte militare, anche se costoso, avrebbe avuto un costo sempre inferiore a quello subito dai cittadini del nostro comune. Di fronte alla mancata pianificazione di un'opera parallela al ponte, il Comune avrebbe potuto anche prevedere la realizzazione di sevizi aggiuntivi  di primaria importanza nelle frazioni più danneggiate". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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