Fu il terzino dell’Aquila nell’anno della storica promozione in C1, prima di approdare nel calcio che conta Morì a 29 anni in un incidente d’auto. La sua maglia numero 13 del Torino sarà in mostra sabato pomeriggio nello spazio espositivo di via Isidoro Del Lungo
Paolo Martelli era il cuore, l’anima e i polmoni di quella squadra irripetibile che conquistò la C1. Nessuno tra i tifosi del Montevarchi lo ha dimenticato e sabato 16 aprile ci sarà un motivo in più per ricordare il terzino destro tragicamente morto troppo giovane, ad appena 28 anni, in un incidente d’auto: la sua maglia numero 13 del Torino sarà esposta alla galleria San Lorenzo in via Isidoro Del Lungo.
Vestì per due anni la maglia dell’Aquila e proprio il club rossoblù fu il suo trampolino di lancio verso il professionismo. Nel 1995 conquistò la storica promozione in Serie C1 con il Montevarchi di Piero Braglia, una squadra leggendaria per il calcio nostrano, protagonista di un’annata irripetibile coronata dalla “partita perfetta” contro il San Donà e dall’esodo dei tremila tifosi in trasferta a Lugo di Romagna per l’ultima di campionato.
Dopo la seconda stagione con il Montevarchi venne chiamato dal Torino. Una grande occasione che non si lasciò sfuggire, collezionando le sue prime 22 presenze in Serie B. Ne aggiungerà altre 50 durante i due anni successivi nella categoria cadetta con Fidelis Andria e Cesena, prima di quel tragico 12 aprile 1999 che mise fine alla sua carriera e alla sua giovane vita.
Martelli rimase molto legato alla società che gli aveva permesso di fare il grande salto, conservando molti amici a Montevarchi. A uno di loro, Ermanno Tozzi, regalò la sua maglia numero 13 del Torino, poco dopo il suo approdo ai granata.
Quella maglia sarà esposta alla galleria San Lorenzo, lo spazio espositivo al civico 81 di via Isidoro Del Lungo, dalle 16 alle 20, per tutti i tifosi che vorranno passare a dedicargli un ricordo.