20, Aprile, 2024

“Io non tremo”: percorso espositivo e visite guidate per conoscere meglio il rischio sismico

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La mostra organizzata dall’Istituto G.Vasari con il patrocinio del Comune di Figline Incisa sarà visitabile, anche da persone esterne alle scuola, fino al 16 gennaio

Dal sisma che colpì l'area di Firenze il 18 maggio del 1895 a quello del 29 giugno 1919 nel Mugello, per continuare con quello del 1755 che distrusse Lisbona in Portogallo, del 1906 a San Francisco, del 1908 a Messina, del 1923 a Tokyo: la prima parte della mostra "Io non tremo", organizzata dall'Istituto G.Vasari di Figline con il patrocinio del Comune, ripercorre a ritroso proprio la storia dei terremoti, i danni che hanno provocato, le vittime, i segni che avrebbero potuto far comprendere il pericolo.

La seconda parte della mostra analizza gli aspetti tecnici: dal comportamento delle murature e degli edifici monumentali in caso di terremoto, alla disgregazione, ai meccanismi di rottura delle travi, alla criticità degli elementi non strutturali, al ribaltamento delle pareti, all'analisi più scientifica del fenomeno sismico fino agli effetti provocati sugli immobili.

Il percorso espositivo, interdisciplinare e multimediale, sul rischio sismico è visitabile presso l'istituto figlinese fino al 16 gennaio. Possono accedervi anche persone esterne alla scuola. Il progetto, come spiega anche il professore Massimo Masini,  si inserisce all’interno di un accordo di rete, denominato Resism, firmato all’inizio del 2015 dai dirigenti scolastici di nove istituti tecnici emiliano-romagnoli e toscani, incluso quello figlinese. Il tutto in collaborazione con esperti del settore, associazioni di volontariato, Regioni e Amministrazioni locali.

Le visite guidate, invece, partiranno il 12 gennaio e saranno curate dagli studenti dell’indirizzo CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) della scuola superiore, che focalizzeranno l’attenzione dei partecipanti sul problema del rischio sismico ma anche sui comportamenti da tenere in caso di terremoti e, in generale, su come prevenirne i danni. Ogni visita sarà seguita dalla proiezione di filmati e da attività di laboratorio a cura dei docenti dello stesso istituto, per una durata complessiva di 90 minuti. Oltre alle visite dedicate alle scuole del territorio, è prevista un’apertura della mostra al pubblico dalle 14.30 alle 16.00  il 14 gennaio e il 16 gennaio. Per partecipare occorre prenotarsi via mail, specificando nome, numero di persone, recapito telefonico e data di preferenza agli indirizzi massimo.masini5@virgilio.it oppure vicepresidenza@isisvasari.it oppure comunicando le stesse informazioni per telefono, al numero 055.952087.

“L’attività informativa e formativa su queste tematiche è sempre utile – ha commentato l’assessore alla Protezione civile, Caterina Cardi – soprattutto quando riguarda le scuole. Anche quest’anno il Comune organizzerà una nuova serie incontri di sensibilizzazione sul tema del rischio e della sicurezza ambientale per formare studenti, personale scolastico e genitori. È un modo per coinvolgere i cittadini attraverso il supporto di professionisti e di associazioni di volontariato, che colgo l’occasione di ringraziare per l’impegno e la disponibilità dimostrata anche in casi di emergenza su tutto il territorio".

Il sindaco Giulia Mugnai: "Grazie alla scuola possiamo formare i ragazzi che sono spesso le figure più attente a tenere comportamenti più corretti e che sono da stimolo per gli adulti. Il compito delle amministrazioni, comunque, non è solo quello della formazione ma anche degli interventi strutturali per mettere in sicurezza gli edifici anche se sono tanti e il percorso per realizzarli lungo".

“Ringrazio i professori e gli studenti che hanno lavorato a questo progetto – ha spiegato Andrea Marchetti, dirigente dell’Isis ‘Vasari’- un lavoro che dà la possibilità al nostro istituto e a tutte le scuole valdarnesi di approfondire un tema importante sia sotto il profilo della didattica che della prevenzione sui rischi sismici”.

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