13, Maggio, 2024

Il Valdarno protagonista della piccola e grande letteratura: quattro appuntamenti per il “Giardino di Alceste”

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Quattro appuntamenti itineranti nelle frazioni della città alla scoperta di racconti dedicati al territorio: primo appuntamento il 28 luglio. “L’idea è di lanciare un format di eventi culturali da replicare tutti gli anni”, commenta l’assessore Mattia Chiosi

Sarà inaugurato il 28 luglio il ciclo di appuntamenti culturali dal titolo “Il giardino di Alceste. ‘900 conversazioni. Il Valdarno nella piccola e grande letteratura”. Quattro appuntamenti, che si terranno tra fine luglio e fine agosto, organizzati dal Comune di Figline e Incisa in collaborazione con tutte quelle associazioni che, nel corso dell’anno, promuovono eventi e attività nelle frazioni del comune.

Proprio nelle frazioni e nei luoghi meno conosciuti della città si terranno questi incontri: ogni luogo ospiterà un evento a tema, ciascuno legato alla letteratura del ‘900. Dai garibaldini a Carlo Emilio Gadda; dalla vita in miniera a Dante. Poggio alla Croce, Ponte agli Stolli, Gaville, la Chiesa del Vivaio saranno le location. Alla fine di ogni serata, sarà offerto un piccolo rinfresco.

Si parte il 28 luglio alle 21,15 in piazza del Giaggiolo a Poggio alla Croce, con la presentazione del libro “Soldati e volontari del Valdarno alle guerre risorgimentali” di Gianluca Monicolini. A seguire, Angelo Australi leggerà alcuni passi tratti dal racconto “Il baule di Nullo” di Guido Gianni. Il protagonista di questo racconto è un cantastorie toscano, partito in spedizione con Garibaldi portando con sé un baule pieno di abiti teatrali e che diventa perciò cantore delle gesta garibaldine.

Il secondo appuntamento è fissato invece per il 7 agosto nella piazzetta di Ponte agli Stolli, sempre alle ore 21,15. È proprio lì che è ambientato il racconto “La sposa di campagna” di Carlo Emilio Gadda, che per l’occasione verrà raccontato da Marco Renzi. Verrà inoltre presentato anche il libro “Bellissima” di Marco Bigi, mentre subito dopo si esibirà in concerto il gruppo Busseria.

Il terzo appuntamento, previsto per il 13 agosto al Chiostro della Pieve di San Romolo a Gaville, avrà come tema la miniera. Tra il 1950 e il 1960, infatti, il bacino di Santa Barbara fu danneggiato, dal punto di vista morfologico e idrico, dal lavoro di estrazione di lignite, portato avanti prima manualmente dai minatori e poi da macchine escavatrici (ribattezzate Berta). Le storie di questo danneggiamento paesaggistico e degli abitanti che vi hanno assistito sono state raccolte da Marta Bonaccini nel libro “La valle delle miniere”, che sarà presentato nel corso della serata. Queste stesse storie saranno poi portate in scena dall’attrice Caterina Meniconi e dagli allievi dell’associazione culturale Masaccio. A seguire, Angelo Australi leggerà alcuni passi tratti da testi di Romano Bilenchi e Luciano Binciardi.

La rassegna si chiuderà il 28 agosto ai giardini della Chiesa del Vivaio, con una serata tematica dedicata a Dante. Si inizierà con la lettura del XXV canto dell’Inferno della Divina Commedia, a cura di Giovanni Papini. È proprio in quel canto, infatti, che il poeta fiorentino racconta la morte di Francesco de’ Cavalcanti, assassinato dagli abitanti di Gaville per punirlo forse dei ripetuti furti in quella zona. A seguire, Franco Casaglieri si esibirà nella performance teatrale-musicale dal titolo “Monni all’Inferno”, su accompagnamento musicale di Banda delle Ciance.

“L’idea è quella di lanciare un format di eventi culturali da replicare tutti gli anni – commenta l’assessore Mattia Chiosi – il titolo contiene un riferimento alla figura di Alceste, il misantropo di Molière: un personaggio colto, che dedica la sua vita alla cultura. Così facendo, accumula una quantità di bellezze che, metaforicamente, possono esser paragonate a quelle contenute in un giardino. Ma il nostro obiettivo è quello di andare oltre l’idea di cultura elitaria, che resta chiusa nei giardini privati, e di renderla accessibile a tutti, attraverso eventi da svolgere non solo nei luoghi di maggiore affluenza del nostro territorio, ma anche nelle frazioni”.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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