05, Maggio, 2024

Gruccia di 1° livello? “Ancora in fase di valutazione”. La risposta della Regione non piace alla Lega: “Impegni disattesi”

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Il Consigliere regionale Marco Casucci che con il collega Jacopo Alberti (Lega) aveva presentato una interrogazione alla giunta regionale, parla di “sostanziale e inammissibile disinteresse” nella risposta dell’Assessore Saccardi. “L’ospedale del Valdarno, pur essendo un presidio sanitario indispensabile, senza ottenere la classificazione di 1° livello rischia il depotenziamento dei servizi”

È la Lega, attraverso il consigliere regionale Marco Casucci, a riportare di nuovo l'attenzione sulla classificazione dell'Ospedale del Valdarno, per il quale da Montevarchi e dal Valdarno era partita una richiesta affinché venisse riconosciuto come presidio di 1° livello. Nel frattempo la Regione ha aperto ad una modifica sui criteri di classificazione degli ospedali, in particolare quelli di "confine" come la Gruccia, ma per il presidio valdarnese nello specifico non ci sono stati pronunciamenti. 

Per questo Alberti e Casucci hanno presentato una interrogazione in Consiglio regionale. Una interrogazione della cui risposta Casucci si dice insoddisfatto: “La risposta dell’Assessore regionale Saccardi all’interrogazione, firmata insieme al collega Jacopo Alberti, sottolinea un sostanziale e inammissibile disinteresse da parte della Regione verso l’ospedale “La Gruccia” di Montevarchi. Ci viene semplicemente risposto che la Giunta “è ancora nella fase della valutazione”, ha ossia appena avviato il percorso per valutare l’ospedale come presidio sanitario di 1° livello all’interno della rete dei presidi sanitari dell’Azienda Toscana Sud Est". 

"La Regione insomma – sostiene il consigliere regionale della Lega – non dà risposte se vuole investire su “La Gruccia”. Eppure erano precisi gli impegni presi un anno fa in sede di Consiglio regionale, ossia di rivedere la classificazione degli ospedali in base alla capacità dei presidi di prendersi in carico i pazienti di emergenza-urgenza, soprattutto nelle aree di confine. La classificazione al 1° livello è vitale per l’ospedale che altrimenti rischierebbe il depotenziamento dei servizi, un danno enorme per i valdarnesi. Pur con un bacino d’utenza inferiore ai 150mila abitanti, infatti, l’ospedale del Valdarno registra 40mila accessi l’anno al Pronto soccorso, e presenta specializzazioni di primo livello. Quanto dovranno ancora attendere i valdarnesi per sapere se il loro ospedale resterà tale o potrebbe essere invece depotenziato?”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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