18, Aprile, 2024

Giorno della Memoria, le celebrazioni a San Pancrazio: ospiti, musica e riflessioni su drammi passati e presenti

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Arnoldo Mosca Mondadori, Marco Morricone e tante altre personalità si sono riunite nella frazione di San Pancrazio per celebrare il Giorno della Memoria e valorizzare il ricordo attraverso l’arte e la cultura

Si è svolta a San Pancrazio, come ogni anno, la commemorazione delle vittime dell'eccidio nazista del 1944. Ancora una volta il piccolo borgo della Valdambra è stato teatro di rappresentazioni, musica e letture grazie ad associazioni e personalità che si sono riunite per offrire nuovi percorsi artistici e culturali a favore della giornata.

Quest'anno al centro delle iniziative è stato il confronto con il dramma passato e quello presente: un momento di riflessione che ha equiparato la tragedia della seconda guerra mondiale con le vittime del Mediterraneo. Proprio per queste ultime, il Museo della Memoria "Don Torelli", ospiterà la croce di legno realizzata con pezzi di barconi dei migranti.

 

 

"Portare questa croce in questo luogo, dove c'è stato tanto dolore, ancora molto sentito, è un segno inequivocabile del dramma che molte persone stanno vivendo oggi, senza alcuna retorica – ha affermato Arnoldo Mosca Mondadori – una croce che rappresenta il dolore dell'umanità di chi oggi perde la vita e di chi è stato ucciso qui dai nazisti. Se pensiamo che in queste stanze, anni fa, delle persone prima di essere fucilati hanno passato dei momenti pregando e pensando di dover andare a morire, troviamo una similitudine nell'immagine dei migranti che affogando pregano prima di andare incontro alla morte. Ecco, questo tempo è la liturgia più profonda che esista."

 

 

 

"Un dramma che purtroppo è ancora presente, dato che si ripete sotto altre forme di violenza – ha detto Marco Morricone – la storia ci ha raccontato chiaramente ciò che è stato, dagli ebrei ai campi di concentramento; oggi invece la brutalità avviene con la chiusura al mondo, il potere e così via. Per questo ritengo che i gesti siano fondamentali così come è fondamentale l'arte, tutti i mezzi hanno un valore e un grosso potenziale cosicché le coscienze siano sveglie e non si dimentichi".

 

 

 

"Il nostro progetto come Armonica Onlus è portare, non solo a San Pancrazio, ma nel comune di Bucine, laboratori musicali e teatrali – ha spiegato Monica Volpini Morricone – vedremo formazione, workshop e sensibilizzazione sull'utilizzo dell'arte come terapia e canale espressivo così da portare il benessere nella vita delle persone. Un esempio, che dimostra già la buona partenza del nostro progetto, è stato quello di anno scorso all'RSA di Bucine dove abbiamo dialogato e aiutato gli anziani con l'ausilio della musica in una giornata sempre inerente al Giorno della Memoria".

 

 

 

"Oggi mettiamo in relazione due storie che credo siano fondamentali per ricordare – ha affermato Giorgio Albiani – sia nell'ambito del Giorno della Memoria e della valorizzazione di percorsi culturali e musicali a San Pancrazio, sia per ricordarci che siamo in scadenza: eliminare dalle nostre vite il senso della morte e della perdita produce una profonda noia, assimilare il concetto di fine, invece, permette di vivere molto più intensamente e in modo creativo."

 

 

"Anche quest'anno abbiamo racchiuso a San Pancrazio arte, musica, letture, riflessioni e il ricordo – ha detto il sindaco Nicola Benini – ringrazio, difatti il maestro Albiani per la collaborazione con l'associazione D.I.M.A. in questo evento che vuole preservare la memoria, specie in questo momento storico, e ci concede l'opportunità di riflettere tutti insieme con calma sul passato e sul presente."

 

 

 

Le celebrazioni per il Giorno della Memoria nel comune di Bucine proseguono lunedì 27 gennaio con una visita al Museo della Memoria e al sacrario di San Pancrazio da parte delle classi dell'Istituto Comprensivo e lo spettacolo "Il popolo perfetto" al teatro di Bucine alle 21.15.

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