È stata celebrata ieri, al Carcere di Arezzo, la “Giornata del Decorato”, dove si è svolta una solenne celebrazione con cui la Federazione Aretina dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Decorati al Valore ha reso omaggio alla Cella-Sacrario dove furono trucidati la Medaglia d’Oro al Valor Militare, Sante Tani, il fratello Don Giuseppe, ed il giovane Aroldo Rossi.
Alla cerimonia, guidata dalla Dirigente Sandra Milani Comandante della Polizia Penitenziaria, ha preso parte il Consiglio Direttivo della Federazione del Nastro Azzurro ,il Prefetto S.Ecc. Maddalena De Luca, il Presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, il V. Questore Angela Lauretta, il Comandante Provinciale Carabinieri Col Claudio Rubertà ,il Comandante Provinciale Guardia di Finanza Col Adriano Lovito ,il Consigliere Regionale Vincenzo Ceccarelli.
C’erano anche i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali Decorate al Valore di Arezzo, Bucine, Cavriglia ,Castiglion Fiorentino e Sansepolcro ed il Cappellano della Casa Circondariale Don Silvano Paggini.
Alla Direzione del Carcere il Presidente della Federazione Stefano Mangiavacchi ha donato l’Emblema Araldico dell’Istituto del Nastro Azzurro alla memoria della Medaglia d’Oro al valor Militare Sante Tani, la cui motivazione riporta:
«Subito dopo l’armistizio dava vita al movimento di resistenza nella città e nella provincia di Arezzo. Organizzatore ed animatore impareggiabile, presiedeva il Comitato di Liberazione Cittadino e comandava formazioni di partigiani nella campagna dando, in difficili circostanze, bella prova di decisione di coraggio. Caduto in mani nemiche, veniva brutalmente seviziato, gettato in carcere senza soccorso alcuno e, per 17 giorni, barbaramente ripetutamente interrogato. Mantenendo contegno fiero ed esemplare nulla rivelava anche quando gli veniva offerta la libertà a prezzo di delazione. Trucidato nella sua cella, sacrificava la vita agli ideali di Patria e di Libertà.» — Arezzo, 15 giugno 1944.
L’Istituto del Nastro Azzurro fondato nel 1923, eretto in ente morale con Regio Decreto 31 marzo 1928 n° 1308, rappresenta tutti coloro che per comportamenti ed atti di estremo sacrificio ed eroismo individuale o collettivo, in guerra, nella lotta di liberazione, nel corso di operazioni per il mantenimento della pace all’estero o nella lotta alla criminalità organizzata, hanno ricevuto una decorazioni al valor militare, al valore di forza armata e la croce d’onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnati in operazioni militari e civili all’estero.
L’Istituto annovera fra i propri Soci d’Onore i Reparti delle Forze Armate, le Province ed i Comuni le cui rispettive Bandiere di guerra e Gonfaloni sono stati Decorati al Valor Militare, sono inoltre Soci Benemeriti gli Enti Decorati al Valor Civile ed al Merito Civile. Nella Provincia di Arezzo l’Istituto rappresenta oltre 1700 Decorati al Valore che dal Risorgimento sino ai nostri giorni hanno ricevuto per atti di coraggio, abnegazione ed estremo sacrificio, una decorazione al valore il più alto riconoscimento espresso dallo Stato ed istituito per esaltare gli atti di eroismo. Fra gli scopi dell’Istituto oltre quello di nobilitare il segno del valore vi è quello di trasmettere alle giovani generazioni memorie e valori nazionali, facendo conoscere loro quanto sia costata in sacrifici, lutti ed eroismo l’unità la libertà e la democrazia nel nostro Paese.
La Federazione di Arezzo fu fondata il 16 settembre 1923 da un gruppo di Decorati al Valor Militare della grande guerra ed è intitolata alla memoria del Ten. Cappellano Don Giovanni Mazzoni decorato di due Medaglie d’Oro al VM, Caduto in Russia mentre soccorreva un bersagliere ferito.